Attualità lunedì 01 settembre 2025 ore 16:30
Colonna vertebrale ricostruita, intervento unico

Dopo una gravissima infezione, la paziente è tornata a camminare. Un team di professionisti dell'Aoup impegnato per 12 ore in un'operazione salvavita
PISA — Dodici ore di intervento in sala operatoria a Pisa, in Aoup, con un’equipe multidisciplinare composta di neurochirurghi, chirurghi d’urgenza, anestesisti-rianimatori, neuroradiologi, infettivologi e riabilitatori, oltre al personale infermieristico e tecnico, che ha salvato la vita a una paziente affetta da spondilodicite jatrogena sfociata in una gravissima infezione dopo un precedente intervento neurochirurgico di correzione sulla colonna vertebrale, effettuato fuori regione.
Il suo quadro clinico era peggiorato dopo qualche mese da quell’intervento, con esordio di forti dolori dorso-lombari, difficoltà nel deambulare e mantenere la posizione eretta ma, soprattutto, febbre alta. Le indagini eseguite avevano evidenziato una grave infezione alla colonna vertebrale con multipli focolai spondilodiscitici e una sorta di “autodigestione” delle vertebre sede del precedente intervento. Numerose consulenze specialistiche a cui si era sottoposta in varie parti d’Italia si erano limitate alla prescrizione di terapie antibiotiche che tuttavia non avevano guarito la grave malattia, diffusasi poi a livello sistemico.
"L’unica strada praticabile - hanno raccontato dall'Aoup - era quella di rimuovere le protesi impiantate in modo da eliminare la sorgente infettiva e di ricostruire la colonna vertebrale. Un intervento ad altissima complessità che la paziente ha deciso di effettuare a Pisa", dove, finalmente, questa complicata e dolorosa storia si è conclusa con successo nel blocco operatorio dell’Edificio 31, allo stabilimento ospedaliero di Cisanello.
L’intervento chirurgico ha visto impegnata un'èquipe multidisciplinare e multi professionale che ha rimosso le vertebre infette, ricostruito la colonna “digerita” con protesi in titanio e oggi la paziente, a distanza di qualche mese dall’operazione, ha ripreso una vita regolare, deambula in completa autonomia ed è totalmente autosufficiente.
Ma non è il primo caso eccezionale a Pisa. Vista la lunga e importante tradizione della neurochirurgia pisana, dallo scorso mese di maggio, è nata una sezione semplice interna di neurochirurgia vertebrale ad alta complessità, sotto l’Unità operativa di Neurochirurgia diretta da Francesco Acerbi, ordinario di Neurochirurgia all’Università di Pisa - affidata alla responsabilità di Jacopo Giorgetti.
“La scelta organizzativa aziendale avallata dal Dipartimento di Neuroscienze di individuare, all’interno della struttura di Neurochirurgia, una sezione semplice composta da esperti in chirurgia vertebrale (“spinalisti”) – ha spiegato Giorgetti - ha di fatto permesso lo sviluppo di una sinergia che oramai è diventata automatismo e rende quindi routinario un atto chirurgico di elevata complessità che pochi centri italiani garantiscono. Questa nuova organizzazione ha permesso di ottenere un altro risultato importante che premia il Gruppo spinale dell’Aoup: durante l’ultimo “Surgical Tour” dello scorso giugno, organizzato annualmente da un’Azienda leader nel settore protesico spinale, la Sezione vertebrale di Neurochirurgia dell’Aoup è stata selezionata quale “Centro di riferimento nazionale” che si farà carico dello sviluppo tecnologico, scientifico e della formazione di professionisti in chirurgia vertebrale provenienti da altre nazioni europee e dall’America Latina".
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