Attualità mercoledì 16 luglio 2025 ore 17:30
Record per il centro trapianti di fegato dell'Aoup

Da gennaio ne sono stati eseguiti 100. La settimana scorsa maratona no-stop di 36 ore con cinque trapianti portati a termine con successo.
PISA — Sono stati raggiunti i 100 trapianti di fegato il 12 Luglio nell’Unità operativa di Chirurgia epatica e del trapianto di fegato dell’Aoup, unico centro trapianti di fegato in Toscana. E la scorsa settimana, nelle giornate di lunedì e martedì, in 36 ore di maratona chirurgica, ne sono stati eseguiti cinque grazie innanzitutto all’infinita generosità di chi ha disposto in vita la donazione dei propri organi.
Ovviamente il tutto è stato possibile con un grande sforzo organizzativo e professionale collettivo, che implica dedizione, competenza e sacrificio da parte del personale medico, infermieristico, tecnico e amministrativo di tutte le strutture specialistiche che collaborano al percorso trapiantologico e grazie all’efficienza della struttura donativa della Regione Toscana che ha sviluppato, con l’Ott-Organizzazione toscana trapianti, uno dei più efficienti e sicuri sistemi per la valutazione e donazione d’organi al mondo.
“Nel mese di luglio - ha spiegato Davide Ghinolfi, direttore facente funzioni dell’Unità operativa di Chirurgia epatica e del trapianto di fegato dell’Aoup - abbiamo già effettuato undici trapianti, tutti con esito positivo, attestandoci quindi su un trend in aumento. Il 2024 era stato infatti l’anno del record assoluto di trapianti di fegato (176) ma, a metà del 2025, se ne contano già 13 in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+15%), riuscendo a portare a zero la mortalità in lista nei primi mesi dell’anno. Il nostro obiettivo è dare una concreta possibilità di un trattamento salvavita ai pazienti della Regione Toscana e a tutti quelli provenienti da altre regioni che ci scelgono e costituiscono ormai circa il 40% del totale”.
Ma l’Unità operativa di Chirurgia epatica e del trapianto di fegato, insieme alla struttura di Anestesia e rianimazione trapianti, non è solo un hub di riferimento per chi è affetto da tumore del fegato o da cirrosi epatica in fase terminale. Il Centro trapianti di fegato dell’Aoup si sta infatti affermando progressivamente anche come punto di riferimento scientifico a livello internazionale nell’ambito della donazione a cuore fermo (Dcd) e nell’utilizzo delle macchine da perfusione.
Recentemente ha portato infatti la sua esperienza a Londra per la Esot-Società europea per i trapianti di fegato, al Ground Round del Baylor Institute di Dallas, uno dei maggiori Centri trapianti degli Stati Uniti e a Singapore, con una docenza al workshop sulle macchine da perfusione e donatori Dcd al congresso internazionale organizzato dalla International Liver Transplantation Society
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