Sds, il Comune senza guida sociale

Manca lo studio Sant’Anna promesso entro Giugno, slitta la nuova Direzione sociale. Il Tar impone al Comune il rispetto della delibera Sds

PISA — È caos nella gestione della transizione dei servizi socio-sanitari dopo l’uscita del Comune di Pisa dalla Società della Salute. A lanciare l’allarme è Ciccio Auletta, consigliere di Diritti in Comune, che punta il dito contro l’amministrazione Conti: “Sono passate due settimane e non abbiamo avuto alcuna risposta dalla Giunta sullo studio affidato alla Scuola Superiore Sant’Anna e atteso per il 30 Giugno. Un silenzio che mostra tutta l’approssimazione con cui si sta procedendo”.

Secondo Auletta, la mancata consegna del documento è solo uno dei nodi. Il 10 Luglio la Giunta ha approvato una delibera che rinvia a data da destinarsi l’entrata in vigore della nuova macrostruttura comunale, che avrebbe dovuto includere la Direzione sociale e disabilità. “È l’ennesimo segnale di un fallimento amministrativo – ha aggiunto – non sono neppure riusciti ad attivare la struttura minima per iniziare a gestire i servizi”.

A peggiorare la situazione è intervenuta un’ordinanza del Tar che obbliga il Comune a rispettare quanto deliberato dall’assemblea dei soci della Sds nell’Ottobre 2024. In particolare, viene richiesto il versamento di una quota capitaria aggiuntiva per coprire il disavanzo di bilancio e garantire la continuità dei servizi. Il testo dell’ordinanza parla chiaro: “I pregiudizi contabili e patrimoniali devono cedere al pericolo concreto e attuale per la continuità dei servizi socio-sanitari”.

Il gruppo consiliare ha annunciato un question time per il 14 Luglio in Consiglio comunale, in cui chiederà conto alla Giunta sui tempi di attuazione della sentenza e sull’erogazione delle risorse richieste.

“È evidente – ha concluso Auletta – che l’incertezza sta danneggiando i servizi destinati alle fasce più fragili e chi è chiamato a svolgerli. La Giunta Conti si fermi e ritiri il processo di uscita dalla Sds”.

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