Politica lunedì 05 agosto 2024 ore 08:35
Servizi educativi, gestione indiretta e polemiche
Da Auletta e Lacroce la richiesta di chiarimenti all'amministrazione sull'eventualità di ulteriori esternalizzazione per i nidi comunali
PISA — La gestione dei servizi educativi innesca la polemica in Consiglio comunale. Da Una Città in Comune e da La Città delle Persone, infatti, è arrivata l'accusa all'amministrazione comunale di voler esternalizzare la gestione degli asili nido comunali.
"Mentre annuncia trionfante che con i fondi PNRR si avranno i posti che mancano per tagliare le liste di attesa, la Giunta si prepara a una ulteriore esternalizzazione nella gestione del servizio - ha spiegato Ciccio Auletta, capogruppo di Una Città in Comune - in questi anni decine e decine di bambini e bambine sono rimaste in lista di attesa ma, per ragioni puramente economiche, anziché assumere personale la Giunta decide di non investire, scegliendo prioritariamente la gestione indiretta".
"La destra, in piena continuità con le scelte del centrosinistra che con le Giunte Fontanelli e successivamente Filippeschi avevano portato avanti un pesante processo di esternalizzazione, ha disinvestito - ha aggiunto - emblematico il caso clamoroso delle ludoteche che sono state tutte chiuse. Insomma, passo dopo passo la giunta Conti e la sua maggioranza nel corso di questo mandato stanno smantellando i servizi educativi".
Anche Emilia Lacroce, del gruppo La Città delle Persone, si è detta scettica su questa eventualità. "L'assessore Buscemi parla della misura Nidi Gratis come di una zavorra amministrativa a cui adeguarsi con fatica: penso, invece, che sia una misura fondamentale di uguaglianza educativa - ha commentato - ciò che oggi rende difficile per il Comune adeguarsi all'aumento di domanda è semmai l'assenza di programmazione e di investimenti in tutti questi anni".
"Inoltre, l'assessore non ha mai smentito la volontà di esternalizzare il servizio, rivelata dal consigliere Nerini con una boutade in Consiglio comunale - ha concluso - glielo chiedo pubblicamente: è quella la linea dell'amministrazione? Vogliono esternalizzare i nidi cittadini? Quali valutazioni sono state fatte, visto che tanti Comuni che hanno scelto quella strada stanno tornando indietro, a causa del livello del servizio e dei costi più alti? A me pare, francamente, che sul settore educativo e, più in generale, sui servizi pubblici per la prima infanzia, si navighi a vista, senza idee e senza volontà di investire".
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