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Politica lunedì 13 giugno 2022 ore 17:05

"Servizio urbano non garantito, At chiarisca"

Manca personale e gli autobus non passano. Una città in Comune e Rifondazione: "Auoltinee Toscane chiarisca sul piano occupazionale"



PISA — "Anche nella giornata di ieri molte corse del servizio urbano del trasporto pubblico nella nostra città non sono state effettuate da Autolinee Toscane per mancanza di personale" hanno denunciato da Una città in comune e Partito della Rifondazione Comunista, secondo le quali "Siamo ad una situazione insostenibile per cui neanche sui servizi ordinari come quello urbano si riesce a garantire il minimo necessario". 

"Tutto questo non è certamente in alcun modo imputabile ai lavoratori - hanno aggiunto -: a dare risposte deve essere in primo luogo l'azienda e poi chi ha dato il via libera ad una operazione integrale di privatizzazione del servizio che sta mostrando, sin dallo scorso primo Novembre, notevoli criticità. Ad oggi solo nel nostro territorio mancano circa 30 autisti e questo non è imputabile come si vuole far credere anche in altri settori ad una mancanza di voglia di lavorare o di bisogno, ma alla qualità e remunerazione dei contratti spesso precari che vengono proposti a fronte invece di carichi di lavoro e responsabilità molto pesanti che vengono richiesti ai dipendenti".

Per questo Una Città in Comune e Rifondazione chiedono "chiarimenti sul piano occupazionale da parte di Autolinee Toscane, che evidentemente ha partecipato e vinto la gara senza avere uno straccio di piano industriale né sul piano degli investimenti e del rinnovo del parco pullman né sul piano del personale da impiegare. Così come sulla questione dei mezzi".

"Abbiamo da sempre contestato la gara regionale durata poi più di 10 anni - hanno concluso -. E quanto vediamo oggi è una parte dei frutti avvelenata di quella scelta: a pagare ancora una volta sono sia i lavoratori, che rischiano persino le ferie estive per mancanza di personale, sia gli utenti che non vedono garantito il servizio. Ancora una volta la privatizzazione di un'azienda è andata a discapito del servizio, oltre che degli operatori, dimostrando che il mercato non risolve i problemi, ma li aggrava. In questo caso, alle carenze del trasporto pubblico urbano si uniscono il disservizio sempre più diffuso e l'aumento incontrollato e inaccettabile, visti anche i risultati, dei biglietti di trasporto. Da parte nostra porteremo la questione in consiglio comunale per sostenere le proteste delle organizzazioni sindacali a tutela del diritto al lavoro e alla mobilità".


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