Studenti e docenti in piazza contro i tagli

Partendo dalla cornice di piazza Dante, in migliaia hanno affollato le strade del centro cittadino per il corteo "No Meloni Day"

PISA — Questa mattina le strade di Pisa sono state animate dal corteo del "No Meloni Day", una manifestazione studentesca e dei docenti, organizzata per protestare contro le riforme e i tagli nel settore dell’istruzione. Partita alle 9.30 da piazza Dante, la manifestazione ha visto la partecipazione di migliaia di persone tra studenti delle scuole superiori, universitari, insegnanti e formatori, che hanno sfilato per il centro cittadino, esprimendo il proprio dissenso verso il governo e le recenti politiche in ambito scolastico e universitario.

L’iniziativa si inserisce nel contesto dello sciopero della scuola, indetto dal sindacato Anief e dall'Associazione nazionale insegnanti e formatori, che ha l'obiettivo di denunciare il precariato e i tagli all'istruzione, e di chiedere investimenti nella formazione. La manifestazione ha segnato il secondo appuntamento del "No Meloni Day", dopo il primo evento che si era già svolto in ottobre.

Anche il collettivo studentesco Cambiare Rotta Pisa ha preso parte alla protesta, esprimendo posizioni critiche nei confronti delle istituzioni. "Anche come Cambiare Rotta Pisa in occasione della manifestazione cittadina organizzata per lo sciopero nazionale studentesco, siamo scesi in piazza nella mattina di venerdì 15 novembre sui temi del '#NoMeloniDay atto 2': contro il governo dei tagli e delle riforme dell'università, alternanza e genocidio," si legge nel comunicato del gruppo.

Gli studenti hanno portato avanti una serie di rivendicazioni chiare: "via i tagli all’università, abolire l’Alternanza Scuola Lavoro, soldi alla formazione non alla guerra. L’istruzione in Italia non è più ascensore sociale ed è genuflessa a privati, industria bellica e imperialismo". Il messaggio del collettivo è forte e diretto contro le istituzioni e le figure di potere.

Il collettivo ha anche criticato l’atteggiamento del rettore dell'Università di Pisa, Riccardo Zucchi, accusandolo di non prendere una posizione netta contro le riforme. "Il rettore Zucchi si lava le mani criticando questi tagli, ma evita di prendere una netta posizione contro la riforma e contro il governo, limitandosi ad eseguire i tagli della riforma," ha dichiarato Cambiare Rotta Pisa. "E' tempo che Zucchi prenda una posizione netta contro il governo Meloni e la riforma Bernini". Durante il corteo, il collettivo ha anche esposto uno striscione sul Ponte di Mezzo per sottolineare le responsabilità del rettore.

La protesta si è colorata di simboli forti e provocatori: studenti in tutta Italia hanno stampato "mani rosse" di vernice come simbolo delle loro accuse contro il governo e la ministra dell'Università Anna Maria Bernini. "Mani rosse d’alternanza, mani rosse di invio di armi nel mondo, mani rosse di complicità col genocidio in Palestina. Di quel sangue siete responsabili, non vittime," ha affermato Cambiare Rotta, che ha annunciato ulteriori manifestazioni. "Dopo il successo del 'No Meloni Day' proseguiremo a mobilitarci contro la guerra e il genocidio in Palestina a Roma il 30 novembre, verso lo sciopero generale del 13 dicembre".

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