Politica domenica 22 settembre 2024 ore 13:00
Tangenziale nord est, "Aumentano i costi"
Cicco Auletta, capogruppo di Una città in Comune, denuncia l'impennata delle risorse richieste: "Blocchiamo lo spreco di decine di milioni"
PISA — "Purtroppo ancora una volta le nostre preoccupazioni erano fondate". Inizia così la riflessione del consigliere comunale Ciccio Auletta e della coalizione Una Città in Comune, in riferimento ai passaggi previsti per la realizzazione della tangenziale nord est, un'opera attesa ma altrettanto discussa.
"In questi mesi - ha spiegato - grazie a una battaglia di trasparenza contro l'atteggiamento omissivo della Provincia, avevamo evidenziato come, nonostante gli annunci del presidente della Regione Eugenio Giani, i lavori dei lotti 1 e 2 della tangenziale nord est non erano iniziati il 30 Giugno perché mancava il progetto esecutivo. Chiedevamo quindi se tutto questo fosse legato a un aumento ulteriore dei costi, senza ricevere alcuna risposta".
Alla fine, il progetto esecutivo è stato approvato dalla Provincia. "E i fatti - ha continuato Auletta - ci hanno dato ancora una volta ragione. Nel piano provinciale che si riferisce ai primi due lotti, solo per i lavori si prevede un aumento dei costi di ben 3,4 milioni di euro. Anche se, leggendo bene i documenti, si scopre che saranno molti di più: il progetto è stato approvato senza che sia stato acquisito il parere decisivo di Rfi, che potrebbe comportare ulteriori variazioni".
"Ma non solo - ha aggiunto - sono ancora da quantificare gli aumenti dei compensi per i progettisti, essendo aumentati gli interventi da realizzare. A questi aggravi andranno insomma aggiunti tutti questi ulteriori importi per avere un quadro esatto delle risorse pubbliche che dovranno essere spese in più".
Una Città in Comune, dunque, definisce l'opera inutile e dannosa e ne chiede lo stop, proponendo altre soluzioni. "Alla luce di questi numeri - conferma Auletta - è sempre più evidente come l'unica scelta sensata sia quella di fermarsi e bloccare uno spreco di decine di milioni di euro pubblici. Queste risorse potrebbero essere spese per realizzare un sistema dei trasporti pubblici sostenibile e accessibile a tutti e tutte, un recupero delle aree periurbane che punti sull’agricoltura biologica e di qualità, una ricucitura del territorio che permetta ai sistemi naturali di rimanere vivi e attraenti per il turismo, anche in connessione al patrimonio storico e artistico, a partire dall’Acquedotto Mediceo".
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