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Politica sabato 24 agosto 2024 ore 09:30

Training Center, "Progetto da ripensare"

Il consigliere Auletta chiede di modificare il piano per l'impianto sportivo nerazzurro: "L'area è troppo rischiosa a livello idraulico"

PISA — "I nodi prima o poi vengono al pettine, e il caso del centro sportivo a Gagno non fa eccezione". Lapidario il commento di Ciccio Auletta, capogruppo di Diritti in Comune, sulla vicenda legata al Pisa Training Center, l'impianto che dovrebbe accogliere gli allenamenti della squadra nerazzurra.

Il ritardo nell'avvio dei lavori, per Auletta, è in parte anche da addebitare all'amministrazione comunale. "Per ogni annuncio trionfalistico è arrivata, puntualmente, una smentita, e si va avanti così da almeno un paio d’anni - ha detto - si è provato ad addossare la colpa a chi a cercato di vederci chiaro, mettendo in luce fin da subito problemi e incongruenze, ma adesso risulta evidente che le responsabilità vanno cercate altrove".

"La società, stufa di aspettare, si è arrabbiata e punta il dito contro la Giunta Conti, che si difende come può - ha continuato - ha ragione il sindaco a dire che non si può ridurre il percorso autorizzativo di un intervento così importante a mera burocrazia, ma dimentica che sono stati proprio lui e la sua maggioranza a dare il via libera alla variante urbanistica ad hoc, a fare grandi annunci e a suscitare speranze in chi, legittimamente, aspetta in gloria una struttura per la propria squadra del cuore".

"Non è certamente competenza del Comune dare il via libera da un punto di vista della sicurezza idraulica, ma sarebbe stato compito dell'amministrazione approfondire il tema prima di approvare una variante urbanistica di questa portata in area di pericolosità idraulica - ha continuato Auletta - ma purtroppo si sa, la sicurezza idraulica è in cima ai pensieri di tutti quando si commentano le tragedie, ma tutto il resto dell’anno non interessa a nessuno".

Auletta, così, ha ribadito la contrarietà del suo gruppo sull'area di Gagno, ritenuta troppo fragile. "Non vorremmo che, dopo che la società ha battuto i pugni per pretendere che le procedure viaggino spedite, si trovi qualche escamotage per aggirare l’ostacolo - ha concluso - poi, però, le piogge cadono davvero, e sappiamo quanti danni possano fare anche nelle aree di pianura. L’abbiamo detto fin dall’inizio che quell’area non era idonea: perché insistere? Non sarebbe più semplice, e più veloce, scegliere un’area senza tutti questi problemi?".

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