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Interviste giovedì 24 maggio 2018 ore 11:05

Veronese:"Inonderò la città di turisti"

Antonio Veronese

Antonio Veronese, imprenditore, è un candidato a sindaco espressione del civismo, supportato da due liste, Patto Civico e Progetto Pisa



PISA — 68 anni, una vita passata nel settore del turismo ( "Lo dico con orgoglio, ho cominciato da garzone") che l'hanno portato ad essere oggi un imprenditore in vista e con una pluralità di interessi e di attività economiche. Antonio Veronese, da molti, è indicato come un possibile outsider nella competizione per la carica di sindaco. Ha cominciato mesi fa la sua campagna elettorale coinvolgendo molti cittadini. Alcuni di essi, in maniera trasversale, sono candidati nelle due liste che lo supportano, Patto Civico e Progetto Pisa.

Ad un certo punto perchè Antonio Veronese decide di impegnarsi in prima persona per la città?

"Perchè la amo. Ho dedicato 45 anni al settore turistico fino a realizzare un progetto imprenditoriale che ha una valenza europea creando un sistema di mobilità e servizi che ha, oltre ai numeri, particolarità e sfumature di grande livello. In una parola la qualità dell'accoglienza, è questo che la città di Pisa deve diventare."

Oggi questo aspetto manca del tutto?

"Siamo limitati alla Torre, i milioni di turisti arrivano e vanno via. Il mio obiettivo è fare una azione di marketing che porti il turismo di qualità all'interno della città. Come fare? Creare una offerta adeguata che vada al di là di piazza dei Miracoli dando una dimensione alla città di profilo internazionale e quindi realizzando due pilastri, una Pisa capitale delle tradizioni storiche e Pisa capitale della robotica."

Si possono realizzare col turismo nuovi posti di lavoro?

"Guardi, le faccio un numero e le assicuro che non è uno slogan. Da sindaco sono in grado di creare duemila posti di lavoro. I dati sono scientifici e derivano dalla spesa turistica aggiuntiva. Io non mento, non devo fare nè carriera politica, nè guadagnare con la politica. La scelta che ho fatto per l'amore che ho per Pisa è immaginarla più bella, più ricca e più sicura. E ovviamente piena di turisti, porterò i turisti dal Duomo in città, inonderò Pisa di turisti."

64 candidati in due liste a supporto. Guardate più a destra o più a sinistra?

"Le rispondo al centro. Abbiamo creato gruppi di lavoro con persone molto competenti in ogni settore e di varia estrazione politica. Ma il nostro è un progetto di governo che sfida i partiti. Nel mio anno di lavoro nel quale ho dato gambe alla mia idea ho avvicinato cittadini che non votavano da anni perchè erano sfiduciati. Ecco, io oggi sento un grande calore e un grande incitamento affinchè le cose cambino".

E ovviamente tutti le chiedono cosa pensa di fare sulla sicurezza. E' il problema numero uno?

"Senza sicurezza non c'è sviluppo, senza sviluppo non ci sono investimenti, se non ci sono investimenti non c'è ripresa dei consumi e se non c'è ripresa non c'è lavoro. E' il problema di fondo che mi è talmente caro che tra i miei candidati ho un colonnello dei carabinieri, un generale dei paracadutisti, un ispettore di polizia, un funzionario del ministero degli interni e due sottufficiali del centro addestramento parà. Da dove si parte? Tutti parlano di videosorveglianza e presidio del territorio, io metto un valore aggiunto. Il sindaco che diventa il perno, l'elemento più importante del tavolo della sicurezza, anche se la legge non gli dà i poteri del prefetto o del questore. Nessuno, però, come il sindaco, conosce il territorio. Prima di tutto il problema della gestione della sicurezza a Pisa è organizzativo, quello che manca è un sindaco che con metodo e competenza si metta a collaborare con tutti gli attori coinvolti, che partecipi a tutti i tavoli della sicurezza. Ovviamente questo deve andare assieme ad altri due cardini, la cultura della legalità e il rispetto delle regole, con un percorso che parta dai più giovani con le scuole."

Senta, cosa è mancato a Filippeschi e alla sua Giunta?

"E' mancato l'ascolto. Noi vogliamo dare lavoro, fare politiche di welfare con una grande attenzione a sociale, scuola, educazione, servizi, sanità, sport. Incentivare la nascita di nuove imprese, delle quali vogliamo essere alleati, recuperando anche zone degradate. Puntare sulla qualità e dare un respiro internazionale a Pisa, pensare al tempo stesso a grandi opere e piccole realizzazioni nei quartieri".

Antonio Veronese sarà la sorpresa di queste elezioni?

"Io ci credo. E con me i candidati nelle liste e tanti cittadini che ci stanno supportando".

Alessandro Turini
© Riproduzione riservata


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