Via Cattaneo, Orlanza attacca il PD

La consigliera di Fratelli d’Italia risponde a Bruni, “Decadenza figlia delle giunte passate, oggi i segnali di ripresa ci sono”

PISA — Botta e risposta politico sulla situazione di Via Cattaneo. A intervenire questa volta è Alessandra Orlanza, consigliera comunale di Fratelli d’Italia, che replica con toni duri alle parole del consigliere Bruni del Partito Democratico.

"Leggendo le parole del Consigliere Bruni riguardo alla riqualificazione di Via Cattaneo, è doveroso ricordare che la situazione attuale è frutto di scelte operate proprio dagli esponenti del suo partito" ha scritto Orlanza in una nota inviata alla stampa. Secondo la consigliera, la responsabilità del declino della zona sarebbe da attribuire alle amministrazioni di centrosinistra, in particolare ai sindaci Fontanelli e Filippeschi, accusati di aver svenduto e ghettizzato l’area alla fine degli anni '90 e nei primi anni 2000.

Orlanza ha poi puntato il dito contro la crisi del commercio e le sue conseguenze, "È diventato normale per i proprietari dei fondi affittare a chi poteva permetterselo, senza considerare le conseguenze per il tessuto sociale del quartiere". Ha parlato di un degrado evidente, in cui "alcuni signori si sentono padroni della strada" e in cui il rispetto delle regole è sempre più spesso disatteso.

Non sono mancati riferimenti ai recenti interventi dell’amministrazione Conti. Orlanza ha ricordato il parcheggio realizzato tre anni fa sull’area dell’ex distributore Esso e l’abbattimento del rudere di fronte al Centro San Marco, definendoli "segni della chiara volontà di un cambio di passo". Ha anche sottolineato come l’area sia oggi sotto costante monitoraggio da parte delle forze dell’ordine, "con controlli frequenti volti a limitare fenomeni di spaccio e illegalità".

"La zona è cambiata e negare l’impegno dell’amministrazione Conti è intellettualmente scorretto" ha aggiunto. Orlanza ha infine ringraziato i cittadini che collaborano con segnalazioni e comitati, sottolineando il lavoro del Comitato di Porta Fiorentina e quello del Gruppo di Sguardo di Vicinato.

"La strada è ancora lunga – ha concluso – ma non possiamo permettere che opinioni parziali oscurino i passi avanti. Serve rispetto, collaborazione e un vero dialogo tra le comunità"

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