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Attualità giovedì 18 novembre 2021 ore 10:17

Visitare l'Orto botanico dal proprio smartphone

La piattaforma per visitare le collezioni dell'Orto botanico di Pisa

L'università presenta la piattaforma che conserva tutte le collezioni coltivate e le aggiorna in tempo reale. Anche i visitatori potranno contribuire



PISA — L’Orto botanico di Pisa è il primo in Italia a rendere consultabile virtualmente il proprio patrimonio di piante, circa 2.000 specie provenienti da ogni parte del mondo. Da Novembre, infatti, è on line e liberamente accessibile la piattaforma U-plant DISCOVER, l’archivio delle collezioni coltivate in continuo aggiornamento che i visitatori potranno arricchire con le loro foto.

Frutto della collaborazione con il Sistema informatico di ateneo, il progetto sarà presentato ufficialmente il 20 Novembre e, per l’occasione, interverranno Lorenzo Peruzzi, direttore dell’Orto e Museo botanico, Pietro Picconi, programmatore del Sistema informatico di ateneo, e Marco D’Antraccoli, curatore dell’Orto botanico. Seguirà quindi una breve visita guidata dell’Orto per provare U-plant DISCOVER.

La piattaforma permette di fare sia ricerche semplici sia avanzate, con una galleria che mette in evidenza le ultime acquisizioni, e una serie di possibili ricerche tematiche. Ogni esemplare in coltivazione ha una scheda dedicata che riporta le principali informazioni sulla provenienza del materiale, la posizione esatta nell’Orto e una galleria fotografica in continua crescita, alla quale anche i visitatori potranno contribuire.

"In questa piattaforma si incontrano due importanti eccellenze pisane, che corrispondono ad altrettanti primati dell’università di Pisa – ha dichiarato il rettore Paolo Mancarella - da un lato, il più antico Orto botanico universitario al mondo, dall’altro il know-how tecnologico di un ateneo che, sessant'anni fa, ha creato il primo computer scientifico italiano e nel 1969 istituito il primo corso di laurea in informatica d’Italia”.

“La disponibilità per il pubblico di tutte le informazioni associate agli esemplari in coltivazione è un significativo passo in avanti verso una fruizione sempre più approfondita e moderna delle nostre collezioni, circa 2.000 specie provenienti da ogni parte del mondo - ha aggiunto Marco D'Antraccoli - siamo la prima struttura in Italia, e tra le poche nel panorama internazionale, a disporre di uno strumento del genere”. “Siamo convinti - conclude Lorenzo Peruzzi - che questo strumento possa valorizzare ancora di più le nostre collezioni. Chiunque, d’ora in poi, potrà sapere quali specie stiamo coltivando e verificare la loro esatta collocazione nell’Orto botanico”.


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