Attualità sabato 04 luglio 2015 ore 11:40
Recuperato il Molo Roncioni
In programma mini crociere sul fiume, fino al mare o verso monte fino a Zambra, scuola di vela ed eventi culturali e musicali a bordo del battello
PISA — Con il recupero del molo Roncioni, Un altro importante tassello si aggiunge alla ricomposizione del mosaico che cerca di far riprendere alla città il suo pieno legame con l’Arno.
Alla presentazione del nuovo spazio recuperato per la città e fare il punto delle politiche e delle prospettive per l’Arno come volano di sviluppo, hanno partecipato: il presidente Cna provinciale Matteo Giusti, l’assessora all’Urbanistica del Comune di Pisa Ilenia Zambito, l’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Serfogli, il presidente Navicelli spa Giandomenico Caridi e il consigliere regionale Antonio Mazzeo.
A fare gli onori di casa in rappresentanza della società Molo Roncioni, il presidente Associazione Arno Gustavo Elmi detto “Cecio”
“Per una città come Pisa – è la proposta di Matteo Giusti - recuperarne il legame è importante perché già oggi rappresenta un bacino di lavoro non trascurabile stimabile in circa 40 ditte con circa 200 addetti nel periodo estivo solo con le attività di rimessaggio. Solo sull’Arno ed sui Navicelli i numeri sono ancora più importanti. E proprio le attività più legate al turismo, alla ricettività e saldamente ancorate ad un concetto di qualità e di autenticità, rappresentano la nuova scommessa da vincere per far apprezzare sempre più le molte bellezze di Pisa ai molti visitatori e ospiti che vi transitano. Anche in vista dell’ormai imminente ripristino del circuito Mare, Arno, Navicelli, credo siano maturi i tempi per dare definitiva concretezza alla visione della nautica a Pisa e far partire il percorso verso un nuovo assetto normativo e di governance delle vie d’acque e delle attività che tengono in vita la tradizione marinara ”.
Lo scalo Roncioni (Lungarno Mediceo) è oggi uno spazio recuperato nel cuore della città, grazie al battello ormeggiato - una novità assoluta per Pisa - da cui prende il nome l’omonima attività che propone cose semplici della tradizione marinara e insieme contadina, del piano pisano.
Prodotti del mare e prodotti della terra, insieme. Ma non solo.
In programma mini crociere sul fiume, fino al mare o verso monte fino a Zambra, scuola di vela ed eventi culturali e musicali
“Un saggio ed un preludio ad un’intesa attività, che porterà nuove sorprese – annuncia “Cecio”, portavoce ed anima di molte iniziative legate dall’idea fissa del rapporto da riaprire fra fiume, città e persone – questo progetto, ed anche gli altri, partendo dalla suggestione provocata dalle acque dell’Arno, punta a costruire una maggiore conoscenza delle bellezze della città, non solo da parte dei sempre più numerosi turisti, ma anche da parte degli stessi concittadini pisani”.
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