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Politica sabato 18 gennaio 2025 ore 14:30
SdS e Comune di Pisa, scontro su quota capitaria

Ciccio Auletta (Diritti in Comune), “Servono risposte urgenti per evitare il collasso dei servizi pubblici”
PISA — Continua il dibattito tra il Comune di Pisa e la Società della Salute (SdS) sulla gestione delle risorse e sull’aumento della quota capitaria per il 2024. La SdS ha recentemente respinto l’istanza di annullamento presentata dal Comune riguardo alla delibera che prevede un incremento di 3 euro per i comuni soci del consorzio, atto approvato con il solo voto contrario di Pisa. La misura è stata concepita per far fronte a un disavanzo di bilancio che supera 1,6 milioni di euro.
Secondo quanto riferito dal consigliere comunale Ciccio Auletta (Diritti in Comune), la Società della Salute ha dichiarato che “la delibera non presenta alcun serio motivo, tantomeno alcun interesse pubblico, per un annullamento d’ufficio”. In risposta, il gruppo consiliare ha presentato un nuovo question time, che sarà discusso nel Consiglio Comunale di lunedì 20 gennaio, per chiedere chiarimenti sulle intenzioni dell’amministrazione guidata dal sindaco Michele Conti.
“Pretendiamo chiarezza e trasparenza,” ha affermato Auletta. “Stiamo andando verso il collasso dei servizi e servono risposte pubbliche, a partire dal versamento di quanto dovuto dal Comune di Pisa alla SdS. L’alternativa sarebbe aprire un contenzioso sulla legittimità della delibera, proseguendo una strategia di destabilizzazione”.
Il consigliere ha inoltre sollevato interrogativi sul piano di riequilibrio per il disavanzo 2024, definendolo “un provvedimento basilare ma insufficiente” per garantire la sostenibilità dei servizi. Auletta ha sottolineato la necessità di una riorganizzazione radicale della SdS e di un aumento strutturale della quota capitaria, da anni considerata tra le più basse della Toscana.
“I tagli ai servizi stanno già colpendo le fasce più fragili della cittadinanza,” ha proseguito Auletta. “La responsabilità è condivisa dai Comuni di centrodestra e centrosinistra che hanno bocciato proposte di aumento negli anni passati, nonostante fossero consapevoli delle conseguenze”.
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