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Cronaca venerdì 27 giugno 2014 ore 16:30

"Sporche, senza manutenzione, coi lavori in corso"

Le spiagge di ghiaia di Marina secondo ConfcommercioPisa, Confesercenti e il consigliere comunale Nerini



PISA — Sono iniziati i lavori del nuovo cantiere delle spiagge di ghiaia a Marina di Pisa nel tratto compreso tra le piazze Gorgonia e Baleari.

"La scelta di partire con i lavori il 25 fine giugno è inconcepibile", secondo il consigliere comunale di Noi adesso Pisa Maurizio Nerini, ma lo è anche per le associazioni di categoria ConfcommercioPisa e Confesercenti. 

"I marinesi - prosegue Nerini - speravano che, con il ritardo accumulato non si sa bene perché e non spiegato da nessuno, ormai si partisse logicamente a settembre. Mi rivolgo in special modo all’assessore Ghezzi, con delega al Litorale nonché a capo del fantomatico Tavolo del Litorale: nonostante la nostra richiesta pressante e pubblica di un monitoraggio economico-turistico-commerciale dell’impatto dell’opera, il suo silenzio è assordante. Quanto quello della Provincia sul nuovo tipo di progetto elaborato dopo che il consiglio comunale, pressato, aveva messo alcuni paletti sui metodi e sui materiali delle costruzioni".

Secondo Nerini, "si cerca in tutte le maniere di andare contro la volontà dei cittadini".

"Con il sopraggiungere della stagione estiva e l'arrivo in massa dei bagnanti, la situazione di queste spiagge è tutt'altro che decorosa", secondo Fabrizio Fontani, presidente di Conflitorale ConfcommercioPisa. "La funzione prioritaria delle spiagge di ghiaia è quella di proteggere l'abitato di Marina di Pisa da eventuali mareggiate. Ma ciò non toglie che non possano diventare anche luoghi di fruizione, come già accade da alcuni anni. Per fare questo però, l'amministrazione comunale dovrebbe mantenere l'impegno prioritario di tenerle pulite. Ora come ora, sono sporche e piene di detriti, e nessuno ha ancora provveduto ancora a spianarle. Mi chiedo che cosa si aspetti ancora, visto che la stagione estiva è ormai entrata nel vivo. Dopotutto, stiamo parlando del Lungomare, una zona di grandissimo pregio. Sono già alcuni anni che come associazione proponiamo che questa spiagge siano affidate alla cura degli imprenditori di Marina di Pisa. Abbiamo presentato una dettagliata proposta, in cui, in cambio della manutenzione e della pulizia quotidiana di queste spiagge, gli imprenditori locali avrebbero avuto la facoltà di fornire alle persone alcuni servizi minimi. Ma una risposta definitiva da parte dell'amministrazione comunale, non l'abbiamo mai avuta”.

A impensierire gli imprenditori anche l'apertura del cantiere delle nuove spiagge: “Per quanto in ritardo, questi lavori sono previsti dall'ordinanza, ma ci sono due aspetti che ci preme sottolineare in modo particolare. Il primo è che, come espressamente stabilito, l'apporto dei materiali in entrata e uscita dal cantiere, avvenga esclusivamente via mare, senza nessun tipo di coinvolgimento della viabilità stradale. Il secondo è una proposta che rivolgiamo agli enti competenti, di provvedere alla collocazione di reti metalliche a maglie larghe, che garantiscano un maggior rispetto estetico, a dispetto di quelle brutte recinzioni di colore arancione, che impediscono completamente la vista del mare”.

“Ancora una volta ci si dimentica che Pisa e il suo litorale, hanno nel turismo una delle poche ancore di salvezza per i commercianti. Si è quindi pensato bene di blindare gli scogli del lungomare di Marina in piena stagione balneare”. Queste le parole del presidente della Confesercenti del Litorale Alessandro Cordoni e di quello del Centro commerciale naturale di Marina Manuele Gelsi, a sostegno dei commercianti che lamentano le conseguenze dovute al cantiere della Provincia. 

“In piena estate – dicono - si impedisce l'accesso a un lungo tratto di scogliera, luogo simbolo per i frequentatori di Marina. La conseguenze di questo, del tutto evidente, è una perdita di presenze. Era proprio necessario intervenire ora?”. Per Cordoni e Gelsi il danno per Marina durerà tutta l'estate. “Siccome ci pare impensabile che ad agosto il cantiere possa essere rimosso, ci chiediamo che bello spettacolo saranno i fuochi d'artificio sul mare che le persone vedranno attraverso una recinzione”. La conclusione di Alessandro Cordoni. “Tutti gli sforzi degli imprenditori e dell'associazione per promuovere il litorale vengono vanificati da parte di coloro che a vario titolo dovrebbero gestire gli interventi pubblici nell'interesse della collettività e senza creare disagi”.


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