Attualità domenica 11 agosto 2024 ore 15:45
Vecchiano ricorda la strage di Nodica
Il 14 Agosto di 80 anni fa l'eccidio nazifascista che costò la vita di 26 civili. Il programma della commemorazione
VECCHIANO — A 80 anni dall'eccidio nazifascista, la comunità vecchianese torna a commemorare le vittime della strage di Nodica, avvenuta il 14 agosto 1944.
La commemorazione in programma per mercoledì 14 Agosto partirà alle 17 dalla piazza della Chiesa di Nodica per raggiungere la Bonifica, nel Parco Naturale, dove due cippi, posti in località Fossa Reale e Fossa Nera ricordano i 26 civili caduti per mano nazifascista. Là saranno deposte due corone d'alloro. A seguire, alle 18,15, un'altra corona sarà deposta anche al cippo in piazza Martiri della Bonifica a Migliarino Pisano. Alle 18,30 inizierà la messa celebrata da Don Massimo Vannozzi in piazza Primo Maggio a Nodica e, al termine, l’intervento del sindaco Massimiliano Angori.
Alle iniziative, alle quali saranno presenti anche il presidente dell'Anpi provinciale di Pisa Bruno Possenti e la presidente dell’Anpi di Vecchiano Renata Ridondelli, si svolgeranno in collaborazione con la Filarmonica Senofonte Prato, la Misericordia di Vecchiano e la Pubblica Assistenza della sezione di Migliarino.
"Nell'agosto del '44 - racconta il sindaco Massimiliano Angori - i tedeschi erano pronti per ritirarsi verso nord e lasciare finalmente il nostro territorio. Tuttavia, mentre Vecchiano e le sue frazioni subivano i bombardamenti delle forze americane alleate che cercavano di sfondare la linea del fronte, i tedeschi non si arresero alla consapevolezza dell'imminente sconfitta e divennero ancora più spietati. Tutta la popolazione maschile fu deportata nei campi di concentramento in Germania e non vennero risparmiate azioni di sangue contro civili inermi e stremati dalla guerra. Quel tragico giorno del 14 agosto 1944, un drammatico lunedì, nel punto in cui ora sorgono i cippi di Fossa Nera e Fosso Reale, costò la vita a molti nostri concittadini".
"E' nostro dovere - aggiunge Angori- fare in modo che episodi così cruenti non vengano sepolti e oscurati dalla polvere del tempo; spetta a noi il compito di riportare alla luce quei fatti per restituire dignità alle vittime, ai loro parenti e a tutta la comunità vecchianese. Sono pagine tristi della nostra storia locale, che non vanno strappate o cancellate, ma oggi più che mai, ad 80 anni di distanza, servono per rafforzare il ricordo degli orrori della guerra. Una memoria fondamentale per consentire la crescita intellettuale e civica delle nuove generazioni che hanno il compito di lottare per un mondo migliore, proprio oggi in cui, grazie anche al progresso tecnologico e i mezzi di comunicazione a nostra disposizione, scorrono davanti ai nostri occhi immagini di guerra dall’est europeo e dal MediOriente, cui rischiamo di essere ormai assuefatti, dimenticando il dolore e l’angoscia di questi esseri umani sotto le bombe e i missili, come 80 anni fa lo erano i nostri antenati".
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