Interviste mercoledì 09 maggio 2018 ore 12:00
Latrofa:"Pisa da bollino rosso per chi delinque"
Raffaele Latrofa è il candidato a sindaco della lista civica Pisa nel Cuore. Al primo posto del suo programma mette la sicurezza
PISA — Raffaele Latrofa, ingegnere di 47 anni, consigliere comunale uscente, si pone in netta discontinuità con l'attuale amministrazione, della quale è stato all'opposizione ed è supportato da un gruppo di persone che non ha mai fatto politica fino ad ora. Ha scelto una campagna elettorale tra la gente, ma ha puntato molto anche sui messaggi dei social, con una serie di video postati su facebook.
Da una parte la denuncia di cose che secondo Lei non vanno, dall'altro un programma denso di proposte. Raffaele Latrofa può essere l'outsider di questa campagna elettorale?
"Percepisco che c'è un vento di novità. Ho fatto incontri con tremila persone finora e come location abbiamo scelto le abitazioni dei candidati di lista o la sede di Pisa nel Cuore in piazza Toniolo, ma anche i Ctp e un locale pubblico. A tutti ho spiegato la nostra idea di città, maturata in cinque anni di lavoro da consigliere. Il programma è pronto da mesi dopo avere ascoltato proprio ciò che veniva dalle persone."
Cosa propone negli incontri pubblici e nei messaggi lanciati sui social?
"In primo piano c'è la sicurezza, con tutta una serie di proposte concrete. Bisogna chiarire intanto l'ambito tra lo Stato e il Comune. Il primo ha una grossa importanza ma noi vogliamo prenderci appieno il nostro campo. Investiamo soldi dal bilancio comunale e andiamo sulla pratica: assunzione di venti vigili urbani, giovani, abili e arruolati, con una migliore dotazione. Istituzione del turno di notte, che sarebbe un grande aiuto per le altre forze dell'ordine, vigile di quartiere, presidio con camera di sicurezza molto lontano dal centro città. Si potrebbe fare ad Ospedaletto, dove noi smantelleremo il campo Rom. La legge prevede che si possa fermare lo spacciatore o il piccolo delinquente per dodici ore. In questa camera di sicurezza faremo il fermo per il riconoscimento e poi lasceremo il soggetto lontanissimo dal centro città per tornare a piedi durante la notte. E' una misura per fare capire a chi delinque che Pisa da bollino verde deve diventare prima bollino arancione e poi rosso".
Bollino rosso anche sul commercio abusivo?
"Certo, vogliamo attaccare chi fa il venditore abusivo e tutte quelle attività che sono proliferate. Come? Facendo multe con la polizia municipale sul corretto regolamento dell'impatto acustico, in modo che dopo un certo numero di contravvenzioni l'attività venga chiusa un giorno e via via sempre di più. L'unico sistema è tagliare il flusso di denaro, anche qui arriverà il bollino rosso"
Pisa è una città dalle mille risorse, piccola ma con le caratteristiche da città metropolitana, dove convivono studenti, turisti, residenti. Ci sono potenzialità non sfruttate?
"Stiamo lavorando per creare il nuovo brand di Pisa, che si tradurrà in tante azioni concrete, uno quella con i commercianti. Daremo un marchio con il Comune e chi venderà prodotti con il brand Pisa avrà sgravi fiscali, incentivando il commercio di una certa tipologia e disincentivando l'altra, che porta delinquenza e degrado. A proposito. Da questo punto di vista proponiamo la maxi multa da cinquemila euro antidegrado, sul modello di Genova, per chi compie azioni contro la città".
Cosa vuole dire Pisa città dei doveri, lo slogan della vostra campagna elettorale?
"Dodici doveri miei che mi assumo in prima persona. Il primo è quello di trattare bene la propria città. Vede, i diritti sono sacrosanti ma in primo piano io ci metto lavoro, casa, sanità, istruzione. Ora però deve cominciare l'epoca dei doveri. Con il buonismo degli ultimi anni, questa è la città che ci ritroviamo oggi".
Alessandro Turini
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