Politica venerdì 19 agosto 2016 ore 14:20
"Prima gli italiani, poi gli altri"
Gli assessori alle politiche abitative di Arezzo e Cascina sul progetto d'accoglienza della Regione: "Includa anche i cittadini italiani"
CASCINA — Lega nord torna alla carica contro il progetto di accoglienza dei migranti a domicilio, proposto nel mese di luglio dalla Regione.
In pratica, le famiglie toscane possono chiamare il numero messo a disposizione dalla Regione al fine di poter dare il proprio consenso ad accogliere un certo numero di migranti, in base alle proprie disponibilità abitative.
Gli assessori alle politiche abitative dei Comuni di Cascina e Arezzo Edoardo Ziello e Tiziana Nisini (entrambi di Lega Nord) annunciano che il consigliere regionale leghista Jacopo Alberti presenterà in Consiglio un'interrogazione sulla possibilità di estendere il progetto anche ai tanti nuclei familiari toscani in difficoltà economica.
I due assessori definiscono il progetto così come ideato dalla Regione "Inaccettabile e discriminatorio" e sperano che possa essere esteso anche alle famiglie toscane in difficoltà economiche, come mezzo per far fronte all'emergenza abitativa.
"Considerato che le stesse famiglie escluse sono quelle che in passato hanno contribuito a costruire l'attuale sistema di welfare -aggiungono Nisini e Ziello- chiediamo all'assessore regionale Bugli di estendere tale servizio di ospitalità anche a loro, in quanto riteniamo moralmente ingiusto l'atteggiamento della Regione Toscana nei confronti dei propri connazionali che hanno, parafrasando l'intervento del nostro segretario federale Matteo Salvini, soltanto la sfiga di essere cittadini italiani".
"Spesso -proseguono i due assessori di Cascina e Arezzo- noi leghisti veniamo tacciati di razzismo da parte delle forze politiche di Sinistra, ma in questo caso siamo noi che a gran voce accusiamo il progetto immigrazionista e terzomondista di essere razzista nei confronti degli ormai pluri vessati cittadini italiani".
I due esponenti di Lega Nord nutrono ulteriori dubbi sul progetto di accoglienza: "Da un'analisi esterna del progetto -scrivono- ci risultano poco chiare le coperture finanziarie dell'iniziativa della Regione, ad esempio se esiste una percentuale che introita l'ente ad ogni assegnazione di migranti, nei vari alloggi messi a disposizione dalle ancora poche famiglie toscane richiedenti e soprattutto come verranno ripartire le risorse tra le famiglie accoglienti e le cooperative locali".
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