Attualità giovedì 07 novembre 2024 ore 11:00
Denervazione renale, Pisa centro di riferimento
Questa patologia interessa in Toscana il 49% degli uomini e il 28% delle donne. Pisa punto di riferimento in regione per questo tipo di procedura
PISA — L’Azienda ospedaliero-universitaria pisana (Aoup) è diventata un punto di riferimento regionale per la cura dell'ipertensione resistente attraverso la denervazione renale, una procedura minimamente invasiva che sta riscuotendo successi sia in termini di sicurezza che di efficacia. Grazie a questa metodica, sono già stati trattati 24 pazienti, confermando la struttura pisana come leader toscano e tra i principali in Italia in questo tipo di intervento.
La procedura consiste nella "disattivazione" dei nervi vicini ai reni, i quali, se iperattivi, possono contribuire all’aumento della pressione arteriosa. L’intervento prevede una piccola incisione, di solito all’altezza dell’inguine, attraverso cui viene inserito un sottile catetere che, una volta raggiunta l’arteria renale, emette radiofrequenze per ridurre l’attività nervosa. L’intera operazione è eseguita senza lasciare dispositivi impiantati nel corpo.
I dati della Società Italiana di Ipertensione Arteriosa mostrano come questa patologia interessi in Toscana il 49% degli uomini e il 28% delle donne. Su scala globale, si stima che oltre 1,28 miliardi di persone siano affette da ipertensione, spesso inconsapevolmente o con terapie inefficaci per mancanza di aderenza farmacologica. Secondo le stime, infatti, circa il 50% dei pazienti con malattie croniche, come ipertensione o diabete, non segue i trattamenti in modo continuativo, rendendo difficile il controllo della patologia.
Per molti pazienti, soprattutto in caso di ipertensione difficile da trattare, la denervazione renale rappresenta una soluzione valida, in linea con le recenti linee guida della Società Europea dell'Ipertensione (Esh), che suggeriscono l’adozione di questo approccio come terzo pilastro terapeutico, accanto ai cambiamenti dello stile di vita e alla terapia farmacologica.
A Pisa, la procedura è disponibile grazie al Centro di riferimento afferente all’unità operativa di Medicina 1, guidata da Stefano Taddei, ordinario di Medicina interna all’Università di Pisa. Il trattamento viene eseguito nella sezione di Laboratorio di emodinamica dell’Aoup, diretta da Marco De Carlo, associato di Malattie dell’apparato cardiovascolare. Per accedere, i pazienti possono prenotare tramite il Cup e, dopo una valutazione preliminare, procedere con l’intervento in caso di idoneità.
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