Attualità sabato 24 marzo 2018 ore 08:35
"Sarà un nuovo scippo ai danni del Galilei"
E' l'avvertimento che Irene Galletti, consigliera regionale del M5s, che dà ai pisani commentando il cambio di statuto di Toscana Aeroporti
FIRENZE — "Toscana Aeroporti - ha spiegato sul blog del partito la consigliera regionale del Movimento 5 stelle, Irene Galletti, che è anche vicepresidente della commissione sviluppo economico -, la società che gestisce gli scali di Pisa e Firenze, vuole cambiare Statuto. Il campanello d’allarme dovrebbe suonare a Pisa e in tutta la Toscana. Se questa proposta di nuovo Statuto passasse potrebbero arrivare due conseguenze da scongiurare come la peste: la dismissione delle quote regionali da Toscana Aeroporti spa e la fine dello scippo dell’aeroporto di Pisa ai pisani".
"Per la Giunta regionale - prosegue la consigliera del M5s -, azionista di Toscana Aeroporti spa al 5,06%, e per la grande maggioranza del Consiglio di Amministrazione, tutto andava bene e doveva passare nel silenzio generale. Ma essendo Toscana Aeroporti spa una partecipata regionale la giunta ha dovuto inoltrare questa modifica di Statuto al Consiglio regionale per un parere e noi ce la siamo letta".
"Il CdA a guida Carrai e trazione privata vorrebbe che la società iniziasse a poter fare 'qualsivoglia lavoro o opera correlata all’oggetto sociale' (cioè gestire aeroporti) e 'qualsivoglia operazione connessa o collegata' a questa finalità, incluso lo 'sviluppo delle attività, dei servizi e delle infrastrutture'. Da gestore di due aeroporti qui si potrebbe arrivare ad una specie di holding che fa dal ristoro agli alberghi legati all’attività degli scali di Pisa e Firenze, fino magari ad infrastrutture collegate alla loro operatività".
"Potrebbe la Regione Toscana continuare a tenere quote di un’azienda del genere? Forse no, perché il c.d. decreto Madia impone la partecipazione solo alle aziende strategiche. E basta questo ad allarmarci. Perché è grazie alla partecipazione azionaria regionale che abbiamo potuto fare domande e atti di indirizzo sul tema delle esternalizzazioni dei lavoratori degli scali. Dopo potremmo? Sicuramente con meno efficacia".
"Ma il punto è anche un altro e riguarda Pisa. Il Consiglio di Amministrazione di Toscana Aeroporti era composto da 15 persone: sei espresse dalla parte pubblica (Regione, Comune, Camera di Commercio, Provincia di Pisa) e nove da quella privata (Corporation America). Dopo gli ultimi passaggi di proprietà e con la modifica statutaria approvata gli assetti cambierebbero: 11 a 4".
"Allo stato attuale infatti lo Statuto non parla di quote societarie, ma dice espressamente 9 a 6, una parte che la componente privata vuole modificare passando alla proporzionalità in base alle quote. In quel caso, quindi, approvato il nuovo Statuto, l’acquisto delle quote che Corporation America ha fatto dalla Fondazione Pisa permetterebbe a questa azienda di arrivare ad una rappresentanza in CdA 11 a 4. Naturalmente a discapito della parte pubblica".
"A questo punto ci torna in mente l’insieme di dichiarazioni con le quali il già allora Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, si univa all’allora presidente di Sat spa Gina Giani, nel dichiarare che con la nascita di Toscana Aeroporti spa – dalla fusione tra SAT spa (Pisa) e AdF spa (Firenze) – la testa del sistema aeroportuale toscano sarebbe rimasto a Pisa. Ecco, ci sembra che questo cambio di Statuto sia l’ultima, ennesima, smentita. Ovviamente daremo parere contrario a questa proposta di modifica. E aspettiamo le altre forze politiche alla prova del voto".
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