Pisa Sporting Club venerdì 09 maggio 2025 ore 11:49
I 10 motivi di Roan Johnson per simpatizzare Pisa

Il regista pisano, tifoso da sempre, celebra la promozione in Serie A con un decalogo ironico, affettuoso e profondamente cittadino
PISA — Con la promozione del Pisa in Serie A dopo 35 anni, a far parlare è anche Roan Johnson, regista e sceneggiatore nato a Londra ma cresciuto a Pisa, che in un post social ha scritto dieci motivi per cui le tifoserie italiane, pur senza abbandonare la propria fede, potrebbero almeno simpatizzare per il Pisa.
Autore di film come I primi della lista, Piuma e State a casa, Johnson è anche docente al Centro Sperimentale e grande appassionato di calcio. La promozione dei nerazzurri l’ha vissuta con partecipazione e ironia, sintetizzando il legame con la squadra in un decalogo che mescola tifo, politica, cultura e spirito pisano. Ecco il suo messaggio:
"Cari amici delle squadre di Serie A - ha scritto Johnson -, vorrei darvi qualche ragione non per tifare (ovvio), ma per simpatizzare un tantinino per il Pisa il prossimo anno:
- Sono 35 anni che ci barcameniamo fra fallimenti, sconfitte a un passo dal traguardo, campetti della provincia profonda, cani presidenti e presidenti cani, hotel senza acqua calda, Gattuso che paga di tasca sua, trasferte a Monteriggioni di fianco alla sagra del carciofo... eppure la città non ha mai abbandonato la squadra.
- Il Pisa ha una delle poche tifoserie in Italia non fasciste, una Curva che si è schierata con cori e striscioni contro i femminicidi, morti sul lavoro e nel Mediterraneo, il ddl sicurezza... Ha finanziato e aperto un parco in città con giochi per bambini con disabilità, ha fatto progetti di solidarietà in Uganda, Chiapas e Palestina...
- Se amate la Toscana, beh Piazza dei Miracoli, la Torre, Galileo, i Lungarni più belli del mondo.
- Se odiate la Toscana, beh siamo la città più odiata in Toscana, quindi va benissimo comunque.
- I Corrado sono una bella famiglia onesta, a modo, competente, garbata ed elegante. Il presidente Knaster è stato portato dentro da loro, e ha chiamato il suo gruppo finanziario Pamplona dopo essere stato al Festival di San Fermìn, e già questo ce lo fa molto simpatico.
- Lo stadio del Pisa non si chiama Stadio, ma Arena Garibaldi. E da lì si vede la Torre.
- L’ateneo Pisano, il CNR più grande d’Italia, La Scuola Normale, il Sant’Anna, l’esperimento Premio Nobel Virgo, l’INFN, la prima rete internet in Italia… si prendesse dai Corrado metà dell’imprenditorialità degli Emiliani si sarebbe la Silicon Valley.
- Gipi, gli Zen Circus, Francesco Motta, Marco Malvaldi, i Gatti Mézzi, Filippo Macchi...
- Ditelo voi.»
Un tributo leggero e allo stesso tempo sentito, che racconta Pisa non solo attraverso il calcio ma con la voce di chi la vive da sempre.
Michele Bufalino
© Riproduzione riservata
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