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Attualità martedì 10 febbraio 2015 ore 19:56

La Cia Toscana protesta contro l’Imu

Brunelli: "In attesa di una correzione sostanziale da parte del Governo, invitiamo le aziende agricole a non pagare"



PISA — Presidi al casello A1 in Valdichiana, a Grosseto e a Pisa: la Cia Toscana protesta contro l’Imu, definita un’imposta ‘iniqua’ ed ‘insostenibile’ per le aziende agricole toscane, perché "costrette a pagare per un bene strumentale, necessario come è la terra per lavorare". Se a Grosseto ed in Valdichiana sono arrivati i trattori in strada, a Pisa si è svolta un’iniziativa nella sala del consiglio della Provincia.

"In attesa di una correzione sostanziale da parte del Governo, invitiamo le aziende agricole a non pagare - sottolinea il presidente di Cia Toscana Luca Brunelli - è stata una grande giornata di mobilitazione; il Governo deve andare a prendere le risorse da altre parti, magari nei molti enti inutili che gravitano intorno al mondo agricolo, ma non dagli agricoltori che questa tassa profondamente ingiusta non la possono pagare".

Anche il segretario provinciale del Pd Francesco Nocchi e la senatrice Maria Grazia Gatti intervengono: "alcuni passi in avanti rispetto al testo iniziale sono stati fatti". "Non si può parlare invece di buon risultato, invece - aggiungono - per tanti territori collinari già a suo tempo esentati dal pagamento dell'ex Ici nel 1993 perché definite aree caratterizzate da svantaggio derivante da situazioni ambientali, ma anche da condizioni insediative, socio econoimiche e strutturali in declino".
Per il territorio della Provincia di Pisa, dunque, secondo gli esponenti del Pd "la situazione resta inaccettabile; alcuni Comuni si troveranno o a dover riscuotere, oppure se non cambia nulla, senza alcuna risorsa".
Gatti e Nocchi spiegano che "attualmente il decreto che i Governo preannuncia voler agganciare al milleproproghe è all'esame delle commissioni parlamentari; sarà questo il luogo per tentare di affrontare i problemi ancora presenti, come una definizione chiara di comune montano e parzialmente montano tenendo conto della podestà lasciata alle singole regioni in questo ambito".
"Il sistema informativo a disposizione del Ministero, che permette una distribuzione degli aiuti della PAC coerente con criteri economici, mette e a disposizione informazioni e strumenti per costruire una Imu che abbia fra i parametri la redditività dei terreni soggetti ad imposta - concludono - per tutte queste ragioni la mobilitazione serve; speriamo che gli agricoltori vengano ascoltati".


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