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Attualità lunedì 16 novembre 2020 ore 11:49
La ricerca pisana sulla capsula intelligente

Una capsula sensorizzata, intelligente e autonoma per uno screening di precisione dell’apparato digerente. Via a progetto universitario pisano
PISA — Una capsula sensorizzata, ad alto grado di autonomia e guidata dall’esterno da un braccio robotico potrà effettuare uno screening accurato dell’apparato digerente e contrastare le molteplici malattie che interessano questo tratto, ad oggi la prima causa di ricovero ospedaliero sia in Italia che in molti altri paesi industrializzati.
Questo in sintesi lo scopo del progetto "Autocapsule", finanziato dalla Commissione Europea a un consorzio di enti di ricerca e imprese coordinato da Giuseppe Iannaccone, docente di Elettronica al Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa.
“Lo screening in ambiente ospedaliero è una delle armi migliori per la prevenzione e la cura delle malattie che interessano l’apparato digerente – afferma Iannaccone – Con il progetto "Autocapsule" svilupperemo capsule sensorizzate con diversi “superpoteri”, sia capsule che potranno essere impiantate nel tratto gastrointestinale per diverse settimane, al fine di monitorare un’area specifica, sia capsule guidate tramite manipolazione magnetica da un braccio robotico per effettuare un’endoscopia ad alta precisione. Il ricco sistema si sensori a bordo delle capsule consentirà infatti di ottenere immagini ottiche e a micro-ultrasuoni, e di monitorare il pH e l’infiammazione, in modo da consentire la diagnosi precoce della malattia infiammatoria intestinale e del cancro del colon-retto, e monitorare l’efficacia delle cure”.
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