Lavoro venerdì 24 gennaio 2014 ore 13:25
"L'adesione alla Camera di Commercio diventi facoltativa"
Per la presidente Cia Cupelli, "i soldi destinati all'agricoltura mantengono gli apparati che operano quasi esclusivamente per auto-preservarsi"
PISA — “Troppo spesso soldi pubblici o in origine destinati all’agricoltura vengono utilizzati per il mantenimento di apparati che operano quasi esclusivamente per auto-preservarsi, come ad esempio le Camere di Commercio". Lo afferma Francesca Cupelli, appena chiamata al secondo mandato da presidente della Confederazione Italiana Agricoltori della Provincia di Pisa.
"In
contesti di questo tipo – aggiunge -, le risorse dei contributi
camerali, versati con sacrificio dalle imprese, vengono spesso
gestite con effetti opposti a quelli enunciati. Io credo che anche la
Cia debba fare di più per scardinare questi meccanismi che solo
raramente sono funzionali alla crescita della nostra
agricoltura".
"Com’è
possibile – si chiede, poi, la giovane presidente - che ancora oggi
in una Provincia come la nostra ci sia un solo posto per la
rappresentanza agricola, mentre per altre categorie come commercio e
artigianato ve ne sono ben 5 ciascuna? La spiegazione è abbastanza
semplice ed evidente: né Coldiretti né le altre categorie hanno
interesse a cambiare le regole per la determinazione degli organi.
Allora l’unica arma che ci resta è la denuncia pubblica di una
situazione ormai insostenibile da ogni punto di vista. Alla Cia di
Pisa abbiamo iniziato a farlo e come presidente costituirà una delle
mie azioni prioritarie. Quindi dalla Cia di Pisa pieno appoggio alla
battaglia per rendere facoltativa per le aziende l’adesione alle
Camere di Commercio”.
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