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Cronaca sabato 30 luglio 2016 ore 17:17

Lo stupro alla stazione non è mai avvenuto

La stazione di Livorno centrale

La donna che ha dichiarato di essere stata violentata da tre nigeriani su un binario della stazione è stata denunciata per simulazione di reato



LIVORNO — È stata denunciata per simulazione di reato la donna originaria di Pisa che ha dichiarato di aver subito una violenza sessuale nelle prime ore del mattino dello scorso 27 luglio.

Gli accertamenti compiuti dalla squadra mobile di Livorno e di Pisa in collaborazione con la Polfer della stazione centrale di Pisa hanno consentito di accertare che l'aggressione non è mai avvenuta.

La donna si sarebbe inventata tutto dopo un acceso diverbio con il capotreno del treno regionale sul quale era salita senza biglietto.

La donna, non nuova a episodi analoghi, giunta alla stazione di Pisa ha prima inveito contro il capotreno che le aveva chiesto il biglietto e poi lo ha colpito alle spalle provocandogli lesioni giudicate guaribili in 10 giorni dai medici del pronto soccorso dell’ospedale di Firenze, dove il capotreno si è fatto visitare Una volta terminato il suo turno di  lavoro.

Sul posto è intervenuta una pattuglia della Polfer di Pisa che ha riportato la situazione alla calma. È  in quell’occasione la donna ha dichiarato di aver subito una violenza alla stazione ferroviaria di Livorno centrale.

Presa in cura dal 118, la donna è stata quindi accompagnata al pronto soccorso.

Il giorno dopo la donna ha sporto denuncia per violenza sessuale al presidio fisso della polizia di stato dell'ospedale pisano.

I medici del pronto soccorso non hanno rilevato segni della violenza e non sono stati trovati riscontri delle telefonate d’aiuto che la donna ha dichiarato di aver fatto al 113 e al 118 di Livorno per denunciare la violenza sessuale quando ancora si trovava sulle banchine dei binari della stazione labronica.

Nessun riscontro al racconto della donna, inoltre, è emerso dall’analisi del sistema di videosorveglianza della stazione e non risulta alcuna richiesta d’aiuto alla Polfer.

La donna non risulta neanche aver viaggiato sul treno proveniente da Cecina, con il quale ha dichiarato di aver raggiunto la stazione di Livorno.

Infine, quella mattina, a quell’ora, non risultano treni in sosta tra i binari 6 e 8 della stazione ferroviaria di Livorno che, a dire della donna, sarebbero stati utilizzati dai tre uomini per ripararsi durante la violenza dalla vista di potenziali testimoni.


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