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Politica lunedì 27 ottobre 2025 ore 09:30
Nuovo corteo a Pisa contro i rapporti con Israele
Manifestazione nel centro promossa da Potere al Popolo per chiedere la fine delle forniture militari e boicottare le aziende legate a Tel Aviv.
PISA — “In Palestina non ci sarà pace fino alla liberazione di tutti i prigionieri politici palestinesi e fino alla fine dell’occupazione sionista”. Con queste parole si è aperto il corteo organizzato da Potere al Popolo! Pisa, che nel pomeriggio di domenica ha attraversato le vie del centro cittadino per chiedere il boicottaggio dei marchi internazionali accusati di intrattenere rapporti economici con Israele, tra cui H&M, Zara, Victoria’s Secret e Carrefour.
L’iniziativa, lanciata durante l’assemblea operativa del 22 Ottobre alle Logge di Banchi, si inserisce nel quadro della mobilitazione nazionale “Blocchiamo tutto per cambiare tutto”, che nelle ultime settimane ha toccato diverse città italiane. Al concentramento in Piazza XX Settembre – ribattezzata per l’occasione “Piazza Gaza” – i manifestanti hanno avviato anche una raccolta firme per una mozione popolare destinata al Consiglio Comunale di Pisa, con l’obiettivo di chiedere lo stop al transito di armi e materiali bellici verso Israele attraverso la base di Camp Darby e il Canale dei Navicelli.
Dal palco sono arrivate parole di critica verso il governo nazionale e le politiche internazionali italiane. “Non possiamo restare complici – è stato affermato – di chi fornisce strumenti di guerra a chi bombarda civili. Pisa deve prendere posizione e dire no a ogni traffico di armi”.
Potere al Popolo ha annunciato che la mobilitazione non si fermerà qui. Mercoledì 29 Ottobre è prevista una nuova assemblea pubblica in Piazza XX Settembre, mentre il movimento guarda già ai prossimi appuntamenti nazionali: l’assemblea del 16 Novembre a Roma e lo sciopero generale del 28 Novembre promosso da USB contro la manovra del governo Meloni, cui seguirà la manifestazione nazionale del 29.
“È solo l’inizio di un percorso di lotta che unisce la solidarietà internazionale con la battaglia sociale in Italia”, si legge nella nota del movimento. “Da Pisa vogliamo far sentire la voce di chi crede che cambiare tutto sia ancora possibile”
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