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Attualità martedì 25 marzo 2025 ore 12:25

Oggi è già 2026, Pisa entra nel nuovo anno

Il raggio di sole in cattedrale dà il via al nuovo anno con la suggestiva cerimonia. Tra storia e iniziative del "capodanno in stile pisano"



PISA — Oggi, 25 marzo 2025, Pisa entra ufficialmente nel 2026 con la suggestiva cerimonia del Capodanno Pisano, che da secoli si svolge in concomitanza con la Festa dell’Annunciazione della Vergine Maria. È stato proprio il raggio di sole di mezzogiorno, filtrando da una finestra della navata centrale della Cattedrale e colpendo il caratteristico uovo marmoreo posto vicino al celebre pergamo di Giovanni Pisano, a segnare simbolicamente l’inizio del nuovo anno secondo lo "Stile Pisano".

Questa antica tradizione risale almeno al X secolo e trae origine dalla decisione della Repubblica Marinara di Pisa di fissare il proprio calendario partendo dal 25 marzo, giorno dell’Annunciazione e, dunque, dell’Incarnazione di Cristo, esattamente nove mesi prima del Natale. Pisa, anticipando di nove mesi il calendario gregoriano oggi in uso, afferma così una storica e orgogliosa autonomia culturale.

Questa mattina la città è stata animata dal colorato Corteo Storico che, partendo alle 11 da Piazza XX Settembre, ha attraversato il centro storico fino a raggiungere la Cattedrale di Piazza del Duomo. Presenti tutte le rappresentanze storiche cittadine, in un'atmosfera festosa sottolineata dalla presenza dei vessilli pisani e dai costumi medievali. Alle 11.45 si è celebrata la solenne Liturgia dell’Annunciazione, preludio spirituale all’evento centrale della giornata.

Alle 12 precise il raggio solare, atteso con trepidazione dalla folla radunatasi nella Cattedrale, ha dato ufficialmente il via al nuovo anno pisano. Subito dopo il sindaco di Pisa Michele Conti, nel solenne silenzio della cattedrale gremita, ha pronunciato la tradizionale formula, “A maggior gloria di Dio, e invocando l’intercessione della Beata Vergine Maria e di San Ranieri nostro Patrono, salutiamo l’anno 2026”.

Filippo Bedini, Assessore alle tradizioni della storia e dell’identità di Pisa, ha sottolineato l'importanza di questa ricorrenza, "Il Capodanno Pisano non è solo una celebrazione simbolica, ma rappresenta un'occasione per riscoprire la nostra identità storica e rinsaldare il senso di appartenenza alla città. Abbiamo voluto che questa festa diventasse anche una vetrina per valorizzare la cultura, la gastronomia locale e le nostre bellezze artistiche".

Numerose le iniziative organizzate per questa speciale occasione: palazzi storici come la Chiesa di Santa Maria della Spina, il Fortilizio della Cittadella e la Cappella di Sant’Agata sono stati aperti al pubblico già nei giorni precedenti, con mostre e visite guidate. Grande successo ha riscosso il "Menù in stile pisano", promosso nei ristoranti cittadini, insieme al "Capodanno della terra", il mercato di prodotti tipici organizzato da Slow Food in Piazza La Pera.

Spettacoli e concerti hanno animato Pisa per tutto il fine settimana, culminando ieri sera con il coinvolgente spettacolo "Pandora" dei Mercenari d’Oriente in Piazza dei Cavalieri. Un cartellone ricco e variegato che ha coinvolto cittadini e turisti, confermando ancora una volta la vitalità culturale della città.

"La cattedrale gremita di persone per assistere alla cerimonia del raggio di sole è un segnale di grande attenzione alla storia e alle tradizioni della città - ha dichiarato dopo la cerimonia il sindaco Michele Conti -. Si tratta di un momento per certi versi unico e speciale che caratterizza la nostra città e che coincide anche con l’inizio della stagione turistica. Confidiamo che questa unicità possa infondere spirito di appartenenza ai pisani ma anche attrarre turisti italiani e stranieri a visitare e conoscere meglio la nostra storia. In questi anni è stato fatto un grande lavoro per restituire dignità e per valorizzare lo speciale ‘calendario alfeo’ e adesso se ne cominciano a vedere i frutti. Anche oggi la città, la piazza Duomo e la Cattedrale erano pieni di pisani e di turisti".

"Siamo molto soddisfatti dell’entusiasmo e della partecipazione di pubblico registrata sia agli eventi che hanno animato la città nel fine settimana che stamani nel giorno della celebrazione - ha aggiunto a margine dell'evento l’assessore alle tradizioni della storia e dell’identità di Pisa, Filippo Bedini -, con tantissimi pisani che hanno assistito in Cattedrale alla cerimonia del raggio di sole. Come Amministrazione stiamo cercando pian piano di rimettere insieme la tradizione del passato, affinché si torni a celebrare in maniera degna l’importante momento di devozione alla Madonna a cui il popolo pisano rende omaggio. I figuranti del corteo storico sono stati più numerosi di sempre: un corteo sempre più bello suggella l’importanza della celebrazione dell’Annunciazione, che coincide con l’inizio del nuovo anno. Anche quest’anno abbiamo riproposto l’Infiorata dell’Annunciazione, allestita nella chiesa della Spina, in modo da riannodare i fili tra la festa civile, cioè l’ingresso dell’anno secondo il calcolo pisano, con la festività religiosa. Sono particolarmente contento della presenza delle scuole alla cerimonia in Cattedrale, perché è fondamentale trasmettere questa tradizione alle future generazioni, in modo che i pisani sempre di più possano appassionarsi e sentire questo momento come qualcosa che appartiene davvero alla città e all’identità di Pisa". 

"Una ricorrenza che non è solo un modo per raccontare chi siamo stati, la nostra storia, da dove veniamo - ha detto Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale - ma anche per mandare un messaggio di speranza e pace in un momento difficile come quello che stiamo vivendo. Un nuovo inizio è anche la speranza di un anno migliore in un mondo senza conflitti".


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