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Politica venerdì 30 maggio 2025 ore 08:09

Pd Pisa, congresso al veleno interno

Nessun accordo sull’unità, sfida aperta tra Biondi e Iannella. Intanto esplode il caso tessere con 60 nuovi iscritti respinti dal partito.

PISA — Nessuna sintesi tra le anime del Pd pisano. Il congresso si farà con due candidati: Mario Iannella da una parte, Marco Biondi dall’altra. La segreteria nazionale aveva chiesto un passo indietro per trovare un’intesa unitaria, ma la proposta è rimasta lettera morta. Così da un lato Iannella ha confermato la sua corsa, dall’altro è emersa la candidatura di Biondi, sostenuta dall’area riformista.

Il clima si è fatto subito teso, anche per le ricadute che la spaccatura pisana potrebbe avere sul quadro regionale. Paolo Fontanelli e Andrea Marcucci hanno lanciato appelli per una ricomposizione, ma senza esito. Nessuna delle due parti ha fatto un passo indietro, e le tensioni si sono allargate ai circoli e alle adesioni.

Proprio sul fronte del tesseramento si è consumata la prima frattura vera: l’ufficio adesioni ha rigettato l’ingresso di 60 nuovi iscritti, segnalati come vicini a Biondi. Secondo quanto riferito dal team di Iannella, non risulta il versamento della quota. Una mancanza formale che li escluderebbe dal voto, ma che rischia di far esplodere il caso politico.

Il congresso si terrà a giugno. Il partito pisano si presenta diviso, in una fase in cui molti chiederebbero invece coesione e rilancio. Con l’estate alle porte e le regionali all’orizzonte, l’assenza di un candidato unitario e i contrasti sulle regole fanno temere nuovi strappi e ulteriori polemiche.

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