​Piovanelli, "Salvezza Pisa? Corsa a sei squadre"

PISA — Doppio ex, Lamberto Piovanelli racconta il suo legame con Pisa e Atalanta e analizza la nuova Serie A dei nerazzurri.

Lamberto, Pisa e Atalanta hanno rappresentato due tappe molto diverse della tua carriera. Cosa hanno significato per te?
"Il Pisa è stata la mia crescita, la consacrazione, la squadra di una vita. L’Atalanta invece è stata una parentesi importante, soprattutto la prima. Con Sonetti, Buongiorno, Previtali, il presidente Bortolotti… tutti loro hanno cambiato la mia vita, mi hanno fatto passare dai dilettanti ai professionisti. Pisa e Atalanta, in maniera diversa, sono state le due esperienze che hanno segnato la mia carriera".

Il Pisa torna in Serie A dopo 34 anni. Come vivi questa partita a Bergamo?
"La vivo con un po’ di timore. Il mercato del Pisa va ancora completato, ma la fede c’è e spero che la squadra faccia bene. Servono subito punti, perché poi alla fine i conti devono tornare".

Quanto sarà difficile salvarsi?
"Quest’anno il campionato è diviso in due, forse tre tronconi: 4-5 squadre si giocano lo scudetto, dietro ci sono quelle di fascia medio-alta e infine le 6-7 che si contenderanno la salvezza. Il Pisa deve guardare a queste ultime".

Quali sono, secondo lei, le squadre in lotta con il Pisa per restare in Serie A?
"Parma, Lecce, Udinese, Sassuolo, Cremonese, Verona, Cagliari. Insieme al Pisa sono queste le squadre che si giocheranno la permanenza. Ho visto un po’ di Coppa Italia e sinceramente non ho trovato squadre così superiori. Non ho visto nessuna che mi abbia impressionato per gioco o qualità. Quindi ce la possiamo giocare".

Cosa manca ancora al Pisa?
"Mi aspetto qualche rinforzo in più. Servono giocatori di esperienza, abituati a questi palcoscenici. Penso a quello che si è visto con Cuadrado: con i suoi 37 anni ha cambiato la partita appena entrato. Ci vogliono calciatori che sappiano reggere i ritmi, lo stress e la difficoltà della Serie A".

Affrontare subito l’Atalanta è un vantaggio o uno svantaggio?
"Sicuramente Bergamo non è un campo facile. Però penso che sia meglio incontrarla ora che più avanti. Lookman si è appena riaggregato alla squadra, ma non giocherà. Sta al Pisa mettere tutto in campo e cercare di fare punti".

Che impressione le ha fatto il mercato nerazzurro fin qui?
"Qualche trattativa non è andata a buon fine. Vedi il caso Troilo o Zerbin: trattative lunghe, che poi si sono concluse a favore di altre società in pochissimo tempo. Sembrava che il Pisa potesse avere più forza sul mercato, invece ci siamo fatti sfuggire obiettivi importanti. Credo che serva uno sforzo maggiore, perché la squadra ha bisogno di qualità ed esperienza per affrontare il campionato, però è un anno zero anche per tutti, pure per i dirigenti".

E in testa, chi vede favorito per lo scudetto?
"Sulla carta il Napoli. Si è rinforzato tanto e ora sembra intenzionato a investire ancora dopo l’infortunio di Lukaku. Dietro vedo Inter, Juventus, Milan, Atalanta, Roma, Lazio e Fiorentina. Ma il campionato, ripeto, è spaccato: chi lotta per vincere e chi lotta per non retrocedere. Il Pisa dovrà stare nel secondo gruppo e giocarsela fino in fondo".

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