Attualità lunedì 15 settembre 2025 ore 16:00
Alla ricerca di filmati sull'Università

E' l'appello rivolto dall'associazione Acquario della Memora che, insieme all'ateneo pisano, ha già raccolto 10mila metri di pellicola e 250 bobine
PISA — Sono oltre 10mila i metri di pellicola e 250 le bobine super 8, 16 mm e 9,5 mm, già raccolte per il Progetto Mosaico Pisa, ideato dall’associazione Acquario della Memoria in collaborazione con l’Università di Pisa. L'idea è quella di costruire un grande archivio collettivo della città e della sua università, attraverso lo sguardo intimo dei film di famiglia e delle pellicole private.
Nonostante la ricchezza del materiale finora raccolto, sono poche però le pellicole che documentano la vita universitaria, che è il cuore di Mosaico Unipi: la declinazione del progetto dedicata a ricostruire la storia dell’Università di Pisa e della città pensato e coordinato da Chiara Tognolotti, docente di Storia culturale della tecnologia audiovisiva del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere, e che si avvale della collaborazione di Gianluca Fulvetti, docente storia contemporanea, di Michela Lazzeroni docente di Geografia Economico-politica, e di Maurizio Ambrosini, docente di Storia e Critica del Cinema.
“Il nostro progetto – ha spiegato Chiara Tognolotti - è raccontare la storia dell’Università di Pisa attraverso le testimonianze di chi quella storia l’ha vissuta. Il primo passo è la raccolta del materiale, a cui seguirà un lavoro di analisi dei fondi e una restituzione che avverrà sia sul fronte accademico che artistico”.
L’appello è quindi a cercare fra gli archivi di famiglia pellicole in formato Super 8 e 16mm, che documentino il legame fra l’Università di Pisa e la città per realizzare un archivio di fonti visive sull’Ateneo tra gli anni Quaranta e Ottanta. Il materiale consegnato sarà restaurato gratuitamente e una copia digitalizzata sarà riconsegnata ai donatori.
Fra le 35 ore di materiale raccolto fino ad ora, accanto a molti eventi privati, spiccano alcuni eventi pubblici: “Due bobine di due autori diversi – ha raccontato Lorenzo Garzella presidente dell’associazione Acquario della Memoria – testimoniano la visita di Papa Paolo VI a Pisa nel 1965, a cui si aggiungono riprese degli anni ‘50 del Gioco del Ponte e di partite del Pisa Sporting Club e una bobina con le riprese del passaggio Giro d'Italia negli anni ‘60. Da segnalare anche le riprese dell'Inaugurazione del Ponte della Cittadella nel 1957, con figuranti disposti scenograficamente nelle finestre delle fortificazioni verso l'Arno”.
A spiccare sono anche i nomi di alcuni donatori: Guido Guido, aiuto-regista di Michelangelo Antonioni, Ubaldo Pantani, attore e imitatore, che oltre a vari film di famiglia ha donato bobine in 9,5 mm risalenti alla Prima guerra mondiale destinate al restauro ancora da visionare. E la professoressa Sandra Lischi e il fratello Michele, che hanno messo a disposizione un ricco fondo di famiglia girato tra Marina di Pisa, la città e diverse località europee fin dai primi anni Cinquanta.
Per consegnare le bobine super 8, 16 mm e 9,5 mm sono stati allestiti diversi punti di raccolta in città: a Palazzo Gambacorti, all'ex info-point di fianco all'atrio di ingresso, mercoledì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 17, su appuntamento al Cinema Arsenale, allo spazio Mumu. Oppure è possibile contattare l’associazione via whatsapp al 371-6520416, via mail ad acquariomemoria@gmail.com, sul sito www.acquariodellamemoria.it. I donatori riceveranno indietro la propria pellicola restaurata ed una copia digitalizzata. A partire dall’autunno 2025 verranno organizzate proiezioni, sonorizzazioni live, conferenze, tour cinematografici itineranti, installazioni in diversi lughi della città, fra cui Palazzo Blu, lo spazio Mumu, la Gipsoteca di Arte Antica e la Sapienza: Il progetto è finanziato dalla Fondazione Pisa, con la collaborazione di Comune d
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