"Inseguito e insultato dai controllori, vogliamo spiegazioni"

PISA — Dal Comitato quartiere Cep è partita una lettera aperta indirizzata al presidente di Autolinee Toscane e, per conoscenza, al sindaco del Comune di Pisa Michele Conti. Oggetto della lettere il comportamento di alcuni controllori, che venerdì scorso avrebbero inseguito giù dal bus un giovane, presumibilmente perché trovato sprovvisto di biglietto, rivolgendogli insulti razzisti.

"Siamo venuti a conoscenza del fatto che nella serata di venerdì 24 Giugno - questa la lettera -, nel nostro quartiere, due operatori in divisa siano scesi dall'autobus di linea per rincorrere un ragazzo probabilmente privo del titolo di viaggio. Insieme a questo giovane si trovava un bambino. Sembra che il ragazzo abbia lasciato il piccolo in custodia a persone conosciute per continuare a sfuggire agli inseguitori che intanto lanciavano al suo indirizzo commenti di chiaro stampo razzista ("guarda come corri, sei proprio un nero, sei proprio africano").

Chiediamo ad Autolinee Toscane di fare luce su questo episodio: ci risulta che i controllori abbiano il compito di verificare il possesso del biglietto ed eventualmente identificare i trasgressori per poter poi comminare una multa.vSiamo veramente colpiti dall'inseguimento che ha messo a repentaglio la sicurezza del ragazzo, che avrebbe potuto essere investito, e chiediamo se questa condotta sia frutto di indicazioni precise da parte della direzione dell'azienda.

Se fosse così, saremmo di fronte a una condotta intimidatoria e a un chiaro abuso di potere. Se si trattasse dell'iniziativa di due dipendenti chiediamo invece che vengano adottati i necessari provvedimenti.

Siamo convinti che si debba lavorare sullo spirito civico e crediamo che sia importante costruire percorsi di cittadinanza nel rispetto delle regole. Crediamo tuttavia che di fronte al disastro climatico e alla miseria di tanti, bisognerà valutare l'importanza di incentivare l'uso del mezzo pubblico anche con l'introduzione della gratuità dei percorsi.
A parte questa riflessione, condanniamo fermamente l'inseguimento come strumento di ordine: il Cep non è il far west. Che si faccia pubblicamente chiarezza. Restiamo in attesa di un chiarimento, sperando vivamente di essere smentiti.

Firmato Il comitato del quartiere CEP".

La risposta di Autolinee Toscane: "Minacce e insulti sì, ma all'indirizzo dei verificatori"

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