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Attualità lunedì 27 giugno 2022 ore 18:02

"Minacce e insulti sì, ma all'indirizzo dei verificatori"

Autolinee Toscane risponde alla richiesta di chiarimenti giunta dal Comitato del quartiere Cep, su di un episodio avvenuto venerdì scorso



PISA — Con una lettera aperta il Comitato del quartiere Cep ha chiesto ad Autolinee Toscane chiarimenti circa un episodio avvenuto venerdì scorso, nel quale un passeggero del trasporto urbano in compagnia di un bambino sarebbe stato inseguito giù dall'autobus e insultato da due controllori ("Inseguito e insultato dai controllori, vogliamo spiegazioni"). La risposta della società del trasporto pubblico locale non si è fatta attendere, con una versione del tutto opposta dei fatti fornita dai verificatori in servizio quel giorno, dipendenti della società Holacheck.

"In merito ai presunti atteggiamenti razzisti tenuti da due verificatori a bordo di un bus Autolinee Toscane nella giornata di venerdì 24 giugno 2022 durante il controllo dei biglietti nei confronti di una persona, come denunciato dal Comitato di Quartiere Cep di Pisa, Autolinee Toscane - si legge nella nota della società del Tpl regioanle - precisa di aver svolto una propria azione di accertamento interna e da questa risulta che i fatti si sono svolti in altro modo. I verificatori non sono dipendenti di Autolinee Toscane ma dell’azienda Holacheck che per Autolinee Toscane svolge mansioni di supporto, tra cui quella di verificare il possesso e i titoli di viaggio. Sentita da Autolinee Toscane, l’azienda Holacheck nella veste del proprio responsabile Amedeo Gubitosi, ha ricevuto dai propri dipendenti la seguente ricostruzione dell’accaduto"

“Gli agenti accertatori matr.HC103 e matr.HC35 - questa la nota fornita da Gubitosi di Holacheck - incontravano a bordo bus un ragazzo presumibilmente straniero, sprovvisto di titolo di viaggio e lo invitavano a declinare le proprie generalità e/o un documento per l’elevazione della sanzione. Il trasgressore si rifiutava di collaborare, inveendo contro i verificatori, e alla prima fermata utile scendeva dal bus tenendo per mano un bambino che viaggiava con lui. Una volta scesi dal bus il trasgressore, sempre in compagnia del bambino, entrava presso una pizzeria poco distante dalla fermata continuando ad urlare e minacciare i verificatori"

"Gli stessi decidevano di contattare le forze dell’ordine - prosegue la versione dei fatti fornita dai controllori di Holacheck - e a quel punto dalla pizzeria usciva un uomo che iniziava ad ingiuriare e minacciare gli agenti accertatori utilizzando le seguenti frasi: “ti/vi ammazzo, puttana ti taglio la testa, è inutile che chiamate la polizia per farla venire qui”. Nel frattempo, altre persone cercavano di distrarre dall’adempimento del loro dovere i verificatori che vista la situazione e la mole di persone scese in strada contro di loro, impauriti, decidevano di allontanarsi. Non è stato possibile elevare la sanzione amministrativa e generalizzare la persona sprovvista di titolo di viaggio visto quanto raccontato sopra. In conclusione, i verificatori hanno agito nel massimo rispetto del regolamento e delle leggi vigenti in materia ed in relazione soprattutto al ruolo di Pubblico Ufficiale".

Holacheck precisa, inoltre, “che gli agenti accertatori per l’effetto precedentemente all’assunzione di detto incarico sono formati dalla Società Holacheck al fine di compiere al meglio l’attività di contrasto all’evasione con particolare riferimento al rapporto con l’utenza. A tal uopo ricevono adeguata formazione sulla mansione che andranno a svolgere ovvero sul ruolo del pubblico ufficiale. Successivamente alla formazione teorica, sempre prima di procedere all’incarico, vi è l’affiancamento pratico, per l’effetto di quanto sopra i verificatori prima di assumere tale ruolo sono quindi preparati sia dal punto di vista teorico che pratico".

"Autolinee Toscane - conclude la nota della società -, confermando la propria piena e totale disponibilità al confronto sia con l’amministrazione comunale di Pisa che con il Comitato del Quartiere Cep di Pisa, ricorda come consideri totalmente estraneo alla propria cultura e mission aziendale e a quella dei propri dipendenti e collaboratori atteggiamenti, azioni e parole che possano apparire o siano discriminatorie nei confronti di qualsiasi essere umano. E che pertanto non ha, ne avrà, remore a perseguire chi eventualmente possa compiere atti di tale natura".


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