Base militare, Nerini guida il fronte dei sì

Il consigliere sulla riunione alla Leopolda: "Idee sbagliate e allarmismi inutili, porterà un indotto annuo milionario per la città"

PISA — Maurizio Nerini, consigliere comunale di Fratelli d'Italia, ha espresso la propria opinione in merito alla recente riunione svoltasi presso la Leopolda contro la costruzione della nuova base militare. Le sue parole hanno evidenziato un forte scetticismo nei confronti delle posizioni espresse durante l’incontro, nonché una critica agli argomenti sollevati dai relatori.

Nerini ha iniziato commentando il ritorno della Leopolda come sede dell'incontro: "Ma la Leopolda non era finita? Dove sono i catastrofisti di sinistra che difendevano l'indifendibile e ora hanno spazi per portare avanti le loro idee sbagliate?"

Rivolgendosi direttamente ai relatori dell’evento, ha puntato il dito contro alcune figure di spicco, criticando la loro posizione. Tra i citati, l’architetto Cervellati: "Quando coordinò la redazione del primo piano del Parco, non sapeva che era già presente, oltre al Camp Darby, una base militare di 4kmq in zona Tombolo con un reattore nucleare?"

Non sono mancate le frecciate anche a Tomaso Montanari e al professor Stefano Pranzini. "Montanari ha i suoi problemi a Siena; da quando si occupa del nostro territorio? E Pranzini, già ideatore delle spiagge di ghiaia a Marina, che col cambiamento climatico non c'entrano nulla," ha commentato Nerini.

Un’altra critica ha riguardato la prorettrice Giuliani, invitata a parlare di pianificazione sostenibile. "Alla Giuliani – ha dichiarato Nerini – andrebbe chiesto come mai per la nuova sede di Veterinaria si è scavalcata la pianificazione comunale." Nonostante le numerose critiche, Nerini ha espresso una certa speranza riguardo all’intervento dei botanici sulle pinete litoranee, affinché definiscano "le azioni contro le specie aliene."

Difesa della base militare e dell'indotto economico. Nel merito della base militare, il consigliere ha ribadito che la struttura "non sarebbe affatto una mega-base," dato che occuperà solo 90 ettari, meno di un quarto dell'area totale, recuperando spazi sottoutilizzati e senza ulteriore consumo di suolo. Nerini ha sottolineato come ritenga infondato l’allarme per eventuali "mire speculative," etichettandolo come "una bufala enorme."

Infine, ha evidenziato l’importanza economica della base, che porterebbe "un indotto annuo milionario," sostenendo che rinunciare a questa opportunità rappresenterebbe "un danno devastante per il territorio."

Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI