Mezzo miliardo di euro per la base nel Parco

I gruppi di sinistra rivelano le cifre dai documenti ministeriali, "Un quarto di miliardo per primo lotto, 8,2 milioni di euro solo per progettazione"

PISA — Si è tenuta davanti al Comune di Pisa la conferenza stampa congiunta di Rifondazione Comunista, Una Città in Comune e Pontedera a Sinistra per il progetto della nuova base militare all’interno del Parco Naturale di San Rossore, nella zona Cisam. I gruppi di sinistra, insieme ai movimenti ambientalisti, hanno ribadito la loro opposizione al progetto e condiviso alcuni documenti.

Ciccio Auletta, rappresentante di Una Città in Comune, ha inaugurato così l'incontro: "In questi giorni abbiamo scoperto alcuni documenti al ministero della difesa riguardo la realizzazione della nuova base militare. Tutto questo avviene dopo che il commissario straordinario aveva opposto il veto alla concessione dei documenti che avevamo richiesto nelle scorse settimane - dichiara Auletta -. Ci troviamo di fronte a una vera e propria censura di Pulcinella con la complicità degli enti locali che non hanno questi documenti o non li mettono a disposizione".

Cosa emerge da questi documenti? Per Auletta "si sta avviando la progettazione per il primo lotto della base all'interno del parco, un intervento da 250 milioni di euro all'interno di un'opera complessiva che costerà 520 milioni di euro. Solo i costi di progettazione ammontano a 8,2 milioni di euro. Una cifra incredibile e, proprio per questa ragione, saremo in piazza il 15 novembre con il movimento No Base per dire che tutte queste risorse devono essere utilizzate per le priorità del nostro territorio e non per l'economia di guerra".

Dai documenti ministeriali infatti, è stato scoperto che "con determina n. 155 del 10 Settembre 2024 del Direttore Generale del Genio Difesa, generale Gambardella, il ministero della Difesa ha affidato le indagini preliminari e lo studio di fattibilità economica per Realizzazione della Nuova Sede dei reparti di eccellenza dell’Arma dei Carabinieri – I lotto al Cisam (Pisa). L'importo dei lavori ad oggi previsto per il primo lotto è pari a € 250.810.183,56, un quarto di miliardo di euro per realizzare una nuova, devastante, quanto inutile, infrastruttura militare".

I gruppi di sinistra mettono a nudo così tutte le cifre: "Per questo sono stati impegnati già altri 6,7 milioni di euro per le indagini preliminari e piano di fattibilità tecnico-economico (PFTE), presi dal capitolo 7120/20 di spesa in dotazione al Ministero della Difesa per “spese per la costruzione ... delle infrastrutture militari”, e con una determina simile di pochi giorni precedenti sono stati impegnati altri 1,5 milioni di euro per la Verifica della Progettazione (necessaria a norma di legge per gli appalti pubblici), per un totale di 8,2 milioni di euro solo per avviare la progettazione. A queste risorse poi andranno aggiunte quella per la progettazione definitiva ed esecutiva, ad oggi non ancora affidate. Questi documenti ci dicono alcune cose importanti: Intanto che il documento di indirizzo progettuale che era in preparazione in estate quando è stato approvato lo stanziamento di 20 milioni con il Ddl infrastruttura di euro è concluso, ma nessuno lo ha visto e ne conosce i contenuti".

Secondo i portavoce dei gruppi rappresentati, il progetto rappresenta una minaccia all’ecosistema del parco e riflette “scelte politiche disastrose” che sottraggono risorse a servizi essenziali, come sanità e istruzione, per rafforzare l’apparato militare nazionale. La conferenza stampa ha rivelato dettagli inediti sul progetto: secondo i gruppi, il Governo Meloni ha accelerato l’affidamento degli incarichi per bypassare alcune delle procedure previste per legge. La base militare di Pisa è stata infatti inserita in un appalto del 2023 originariamente destinato all’ammodernamento del comprensorio logistico di Torricola, a Roma, scavalcando così l’iter regolare e omettendo i dettagli del progetto dal capitolato pubblico sul sito del Ministero della Difesa. "È un segreto di Pulcinella", commentano i rappresentanti, “una manovra per tenere nascosti i dettagli e accelerare la costruzione a scapito della trasparenza”.

Nel corso della conferenza stampa, i gruppi hanno anche criticato il sindaco di Pisa, Michele Conti, e le sue promesse sulla rigenerazione urbana di Coltano e sulla bonifica dell’area Cisam, per cui erano stati previsti 120 milioni di euro. “Non esiste traccia di queste commesse nei documenti”, sottolineano, “né della bonifica dell’ex reattore nucleare militare”. La denuncia è indirizzata anche a tutti gli enti locali, dal Comune di Pisa all’Ente Parco: “È gravissimo che nessuno degli enti coinvolti chieda i documenti o li renda pubblici mentre il progetto continua a far lievitare le spese”.

Per esprimere la propria contrarietà, Rifondazione Comunista, Una Città in Comune e Pontedera a Sinistra hanno annunciato infine la partecipazione alla giornata di mobilitazione cittadina indetta dal Movimento No Base per il prossimo 15 novembre.

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