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Politica lunedì 21 ottobre 2024 ore 07:00

Base militare, "Enti dicano se hanno documenti"

Una Città in Comune, Rifondazione e Pontedera a Sinistra chiedono gli atti del progetto della base: "Non basta invocare trasparenza, serve praticarla"



PISA — Torna prepotente alla ribalta la questione della nuova base militare che il Governo, stando a quanto emerso sino a ora, ha deciso di collocare all’interno della riserva naturale del parco di San Rossore.

In una nota congiunta, Una città in Comune, Rifondazione Comunista e Pontedera a Sinistra hanno infatti messo in evidenza come nessun esponente degli enti interessati abbia reso pubblici gli atti riguardanti il progetto. "Atti che tutti si erano impegnati a condividere  - hanno spiegato - proprio siglando il verbale del 18 Ottobre scorso, che ha segnato la decisione di sacrificare una preziosissima porzione del territorio in nome dell'economia di guerra".

"Ringraziamo, quindi, il Dipartimento per le opere pubbliche e le politiche abitative, che ci rende edotti di un fitto scambio di documentazione tra il Ministero della Difesa e il Ministero delle Infrastrutture riguardanti la base militare quando ancora era in atto il teatrino del tavolo interistituzionale - hanno proseguito - apprendiamo anche che esiste un accordo tecnico operativo: ora vogliamo conoscerne i contenuti".

"Proseguiamo così con un metodo che ci ha caratterizzati dal primo giorno: la trasparenza non va solo evocata, ma va praticata concretamente - hanno continuato nella nota - ogni atto o documento che abbiamo scoperto e reso pubblico è stato un tassello per rilanciare la mobilitazione contro la guerra, insieme al Movimento No Base e alle migliaia di cittadini e cittadine che in questi anni sono scesi in strada per dire no a questa ennesima opera di guerra".

Nella risposta alla loro richiesta, il Ministero delle Infrastrutture non farebbe nient’altro che dimostrare che sarebbero ancora molte le carte non rese note. "I nuovi progetti, le relazioni del Commissario straordinario, gli accordi operativi - hanno scritto - ma l’iter per avere questi atti non è ancora concluso e quindi riteniamo importante renderlo pubblico".

"Siamo a un punto cruciale rispetto ad una questione di assoluta rilevanza democratica: il diritto dei rappresentanti istituzionali e quindi anche della cittadinanza a essere informati su cosa accade sul loro territorio è garantito? - hanno concluso - Regione Toscana, Comune di Pisa, Provincia di Pisa ed Ente Parco dichiarino se hanno ricevuto questi documenti e li forniscano, o altrimenti spieghino perché non li hanno richiesti in tutto questo tempo, assumendosi le proprie responsabilità. La conoscenza è anima della cittadinanza attiva e anche per questo parteciperemo alla giornata di mobilitazione del 26 Ottobre".


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