Cronaca mercoledì 11 novembre 2015 ore 22:18
Caso Ragusa, Chi l'ha visto torna alla carica
La popolare trasmissione di Raitre torna a parlare dell'imprenditrice di Gello di San Giuliano Terme scomparsa a gennaio 2012
PISA — Lo stato del cimitero di Orzignano, con cumuli di rifiuti accatastati da anni, lettere anonime ( una firmata "La verità ) e la testimonianza, finora inedita, di un amico di Logli che lo accompagnò all'indomani della scomparsa della moglie. C'è stato tutto questo nel servizio su Roberta Ragusa trasmesso da Chi l'ha visto.
Ma mentre su Orzignano la questione era stata sollevata più volte e più volte i carabinieri avevano confermato che erano andati ad ispezionare il luogo, l'attenzione si è spostata anche sul cimitero di Pisa dove, una delle ipotesi suggerita anche dagli spettatori, è che in qualche modo il corpo di Roberta Ragusa possa essere stato bruciato. Il forno crematorio, nel periodo della scomparsa della donna, era però chiuso e si stava procedendo con dei lavori, anche se la bolletta del consumo di gas registra proprio nel mese di gennaio 2012, un consumo di tre metri cubi. Possibile? La spiegazione tecnica parla di una "perdita", la quantità non sarebbe neppure servita - si dice - per accendere il forno.
Rimane poi il nodo della testimonianza di un amico di Logli, sempre raccontata dalla trasmissione e che gira sempre intorno al cimitero di via Pietrasantina. Il sabato mattina, al momento del via alle ricerche, l'uomo accompagnò il marito, in cerca di Roberta, proprio al camposanto dove si trova la tomba del padre della donna. Logli - questo è il racconto - insistette per recarsi lì con la sua auto, che ebbe un guasto e non ne volle sapere di ripartire e dove il marito lasciò il suo giaccone nel bagagliaio nonostante il freddo pungente di quel giorno. L'auto, una Ford, fu poi riportata a casa qualche ora dopo senza intervento meccanico e nei mesi seguenti non si è mai più fermata. Forse Logli - dice Chi l'ha visto - voleva nascondere qualcosa?
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