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Politica martedì 12 aprile 2022 ore 19:15

Conti contrario alla base militare a Coltano

Il sindaco Michele Conti

Il sindaco, rispondendo ad Auletta (Diritti in Comune), si dice contrario ad interventi calati dall'alto in un'area di 70 ettari nel Parco



PISA — Il sindaco Michele Conti, rispondendo in consiglio comunale a un question time di Ciccio Auletta (Diritti in Comune), ha fatto sapere che il Comune di Pisa non era a conoscenza del progetto portato avanti dal Ministero della Difesa per realizzare una base militare a Coltano. "Nessun progetto è stato inviato agli uffici della direzione urbanistica - ha sottolineato il primo cittadino -, non ne conosciamo il contenuto se non attraverso quello che abbiamo letto sui giornali in questi giorni. Una vicenda che lascia perplessi, per le modalità in cui si è sviluppata, che mortifica le istituzioni locali e l'intera città di Pisa".

"La pianificazione urbanistica è una cosa seria - ha proseguito Conti -, a maggior ragione per interventi che prevedono consumo di suolo e un significativo impatto ambientale. I territori e le comunità vanno coinvolti preventivamente, affrontando un percorso condiviso per spiegare le opportunità e le criticità di un progetto, senza calarlo dall'alto. Non ci può bastare un'informazione adeguata nei prossimi mesi ma la comunità deve essere coinvolta, prima e a pieno titolo, nella scelta. Ed è vero: si tratta di aree all'interno del Parco, aree agricole tuttora utilizzate e non di aree abbandonate, se non limitatamente all'ex centro radar, che sono 3 ettari dei circa 70 ettari incriminati".

"Pur non essendo pregiudizialmente contrari come amministrazione agli insediamenti militari sul territorio pisano (ricordo che a Pisa da tempo c'è una proficua convivenza con le forze armate, motivo di vanto per la città) e comprendendo le ragioni di Stato per opere destinate alla difesa nazionale, mi faccio interprete del sentimento della comunità pisana nel dirci contrari a quel tipo di interventi in un'area che ricade nel Parco naturale per circa 70 ettari".

"Mi riservo di dare informazioni più precise una volta che l'amministrazione comunale sarà messa a conoscenza dei dettagli del progetto - ha quindi puntualizzato Conti - anche da parte della Regione Toscana. Che pur competente in materia a differenza dell'ente locale, fino ad oggi ha taciuto della questione: non ho avuto interlocuzioni col presidente Giani, su altre questioni ci sono stati contatti su questa no. Siamo consapevoli che la disciplina urbanistica delle aree interne all'Ente Parco è di competenza del Parco stesso e gli strumenti urbanistici del Comune di Pisa non si sovrappongono in alcun modo agli strumenti di pianificazione del Parco. Certo non mancheremo di produrre le valutazioni formali se verremo chiamati ad esprimerci in sede di Conferenza dei servizi sull'eventuale Valutazione di impatto ambientale, che è uno dei passaggi fondamentali su questo aspetto".

"Intanto prendo l'impegno di chiedere a breve un incontro con il Ministero della Difesa e parlare non solo del caso specifico ma più in generale, come avrebbe avuto senso, di una riorganizzazione in toto delle forze armate all'interno della città" ha annunciato il sindaco di Pisa.

"Io credo che la responsabilità è del governo centrale - ha commentato in conclusione Conti -, sia del ministro Guerini sia della sottosegretaria del mio partito: un governo bipartisan che non ha pensato di coinvolgere i territori in una propria scelta. E siccome si tratta di un'area importante, credo che questo debba avvenire. Perché se no andiamo in una direzione che sicuramente non è quella giusta e non è di coinvolgimento dei nostri territori".

"Io recepisco quel che dice il sindaco - ha replicato Auletta -, che il Comune non è stato informato né formalmente né informalmente su questo progetto, e credo sia, se confermato, un elemento che fa chiarezza. Perché qui bisogna capire, delle responsabilità ci sono: non è che un progetto del genere nasce nel Gennaio 2022, quando viene fatto il decreto; questo progetto viene presentato ufficialmente nell'Aprile 2021, il che vuol dire che è in gestazione da almeno un altro anno. Quindi è due anni almeno che i partiti, perché qui le responsabilità sono trasversali, sapevano e oggi la sottosegretaria della Lega dice 'Andiamo avanti col progetto'. Io credo che ognuno si deve assumere le proprie responsabilità, non si può dire di non sapere, proprio perché ci sono nella politica dei momenti in cui si può intervenire".

"Io ritengo e ribadisco che la logica per cui oggi l'idea è quella delle compensazioni sia una logica inaccettabile - ha concluso il consigliere di minoranza -. Questo progetto non va realizzato e neanche un euro dei soldi del Pnrr deve andare a progetti di questo tipo. Debbo dire che trovo un po' paradossale che adesso tutti siete pronti a fermare le ruspe a Coltano dopo che noi, piccolo gruppo di minoranza di un consiglio comunale, l'abbiamo scoperto. Se noi non tiravamo fuori questa cosa aspettavate le ruspe a Coltano per dirvi contrari?".


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