Via Pellizzi, ricorso al Consiglio di Stato

Il progetto del "Giardino verticale" in via Pellizzi

Il Comune pronto a impugnare la sentenza con cui il Tar ha imposto l'annullamento del permesso a costruire concesso per il "Giardino verticale"

PISA — Il Tar della Toscana, accogliendo il ricorso di alcuni residenti di via Pellizzi, ha imposto l'annullamento del permesso a costruire 17/2020 che il Comune di Pisa aveva concesso per via Pellizzi 7. Si tratta dell'intervento edilizio denominato "Giardino verticale", una palazzina di cinque piani per venti appartamenti, oggi portato avanti dalla Igc Ferrante Costruzioni. Per il Tar il progetto è in contrasto con i regolamenti comunali che vietano di aumentare i carichi urbanistici del quartiere - siamo in zona Pratale Don Bosco - ma l'amministrazione comunale non è d'accordo. Da qui la decisione di ricorrere al Consiglio di Stato da parte del Comune, che nel frattempo si è visto costretto a sospendere il permesso a costruire oggetto del contenzioso.

Per il ricordo il Comune ha dato incarico esterno all'avvocato Nicola Pignatelli, impegnando una somma poco inferiore ai 6.000 euro, mentre di fronte al Tar il Comune di Pisa era stato rappresentato dagli avvocati Sandra Ciaramelli e Giacomo Mannocci dell'avvocatura civica. Il Tar, tra l'altro, ha anche condannato il Comune di Pisa a sostenere le spese legali.

La nuova mossa di Palazzo Gambacorti è stata duramente criticata dal gruppo di opposizione Diritti in Comune, secondo cui "la destra tutela solo interessi privati con i soldi pubblici" e per questo chiede che "si ritiri subito qualsiasi iniziativa contro la sentenza del Tar".

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