Attualità giovedì 22 febbraio 2024 ore 20:00
Darsena Europa, "Garanzie per il nostro litorale"
Il sindaco Conti e l'assessora Gambini hanno presentato i risultati dello studio sugli effetti dell'opera sulla costa: "Serve una proposta innovativa"
PISA — Il Comune attende una risposta dalla Regione per la compensazione sul litorale pisano per recepire gli effetti della realizzazione della Darsena Europa. Lo ha detto direttamente il sindaco Michele Conti, che al termine della presentazione del terzo studio tecnico per la quantificazione degli effetti dell'opera sulla costa ha invocato un intervento tempestivo.
"Chiediamo alla Regione un tavolo tecnico per presentare una proposta innovativa - ha detto - certamente siamo favorevoli alla nuova infrastruttura che può consentire lo sviluppo economico non solo del porto di Livorno ma dell’intero territorio regionale. Ma vogliamo anche garanzie per il nostro litorale, sia sul piano ambientale e naturalistico che economico".
"Non ci convincono gli strumenti proposti, quali il ripascimento tradizionale - ha aggiunto - a nostro avviso, non sono sufficienti a garantire la linea di costa nei prossimi decenni. Vogliamo proporre e condividere un metodo non convenzionale già realizzato in altre parti d’Europa che non contrasta con la natura ma aiuta a evitare il fenomeno dell’erosione. Anche di recente, abbiamo visto cosa è successo all’abitato di Marina di Pisa e i danni che provoca un forte arretramento della linea di costa".
Del resto, lo studio commissionato dall'amministrazione comunale prevede effetti "ritenuti non trascurabili" nel tratto di costa immediatamente a nord della foce dello scolmatore, quantificati in termini di "variazioni del clima ondoso locale".
A compensazione di tali effetti, lo studio ha proposto dunque un nuovo tipo d'intervento, denominato Sand Engine, risultato utile compensare i seppur minimi incrementi di arretramento determinati in tale area dalla realizzazione della Darsena Europa e, nello stesso tempo, a mitigare il fenomeno erosivo già in corso. La misura considerata dallo studio ha mostrato che, a 10 anni dallo sversamento, il ripascimento non risulta ancora smantellato del tutto.
"Sin da subito, la volontà del Comune di Pisa è stata quella di voler approfondire e comprendere quelle che potranno essere le ripercussioni di tale infrastruttura, indubbiamente strategica per tutta la Regione, ma con degli effetti che si produrranno nel breve, medio e lungo periodo sulla linea di costa del nostro litorale - ha commentato l'assessora all'Ambiente, Giulia Gambini - effetti questi che l’Amministrazione comunale non avrebbe mai potuto ignorare. Con questi studi, abbiamo evidenziato quelle che potranno essere le criticità e le possibili soluzioni al fine di mitigare possibili danni in termini ambientali".
"Ancora una volta chiediamo che la Regione, unico soggetto competente per la tutela dall’erosione costiera e che finanzierà l’opera con circa 200 milioni di euro, tenga conto dei risultati di questi studi - ha concluso - al fine di individuare quelle che sono le opere necessarie al fine di tutelare il litorale e, in particolare, valutando come preferibili sistemi più naturali e compatibili con il sistema e l’ecosistema della costa come quelli che l’amministrazione comunale ha proposto".
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