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Attualità mercoledì 07 settembre 2022 ore 08:25

Donne e università, ecco il bilancio di genere

Il report analizza le carriere femminili nei 20 dipartimenti dell'ateneo, con un focus sul lavoro a distanza durante la pandemia



PISA — Le migliori prospettive di carriera accademica per le donne all’Università di Pisa sembrano essere al dipartimento di Ingegneria dell’Informazione. 

E' quanto emerge dal Bilancio di genere l’Università di Pisa, che analizza le carriere femminili nei 20 dipartimenti. Dal report 2021 già disponibile sul sito del Comitato Unico di Garanzia, spiega una nota dell'ateneo, risulta inoltre che  "Tre sono i dipartimenti dove le opportunità sono uguali (Scienze Politiche, quello Patologia chirurgica, medica, molecolare e dell'area critica, e Chimica), quattro dove prevalgono moderatamente le opportunità di carriera degli uomini (Biologia, Ingegneria civile e delle costruzioni, Economia e Management, e Farmacia), mentre negli altri dodici emerge una netta prevalenza delle prospettive per gli uomini". 

“Sulla base del Glass Ceiling Index (l’indice del soffitto di cristallo), che indica la probabilità delle donne di raggiungere posizioni apicali, emerge effettivamente una 'classifica' dei Dipartimenti, e tuttavia dietro ai numeri ci sono realtà complesse – commenta la professoressa Nadia Pisanti dell’Università di Pisa che ha diretto il gruppo di lavoro che ha redatto il Bilancio di Genere - Per esempio, tra i due Dipartimenti agli estremi della 'classifica', ne abbiamo uno che di donne ne ha molte, ma poche in posizioni apicali, e l’altro che ne ha poche in assoluto e che dunque coi numeri piccoli altera la significatività dell’indice. I dati devono essere analizzati con attenzione per capire come e dove agire per correggere le criticità: il bilancio di genere serve appunto a questo”.

“Occorre imprimere un’accelerazione significativa a quel percorso di cambiamento culturale che l'Università di Pisa ha intrapreso ormai da tempo e volto alla creazione, all'interno della nostra comunità, di un reale equilibrio di genere – dice il rettore Paolo Mancarella - L’analisi approfondita dei nostri venti dipartimenti, ad esempio, evidenzia come la situazione, sul fronte del rapporto genere/carriera, seppur migliorata sensibilmente dal 2017 ad oggi, rimanga sempre 'meno virtuosa' rispetto a quello che è il trend nazionale. E questo sia per quanto riguarda il personale docente che quello tecnico-amministrativo”.

"Oltre all’analisi delle carriere - si legge nella nota dell'ateneo pisano- l’edizione 2021 del bilancio ha preso in esame anche altri focus: la valutazione del lavoro a distanza durante l’emergenza Covid-19, il monitoraggio dell’attuazione del Piano di azioni positive 2018-2020, e l’uso o meno di un linguaggio di genere nei documenti ufficiali dell’ateneo. In particolare, per quanto riguarda il primo punto, sono riportati i risultati di un sondaggio che ha coinvolto il personale docente e tecnico-amministrativo. Dalle risposte sono emersi fra gli aspetti positivi del lavoro a distanza il risparmio di tempo e costi per gli spostamenti e fra i negativi la perdita di socialità e, per i docenti, del rapporto con gli studenti, mentre in generale è risultato un incremento generale dei carichi di lavoro per le donne. Per quanto riguarda infine il linguaggio di genere, nei principali documenti di Ateneo domina l’uso del neutro maschile inclusivo con una saltuaria rappresentazione dei generi ad eccezione del Piano di Azioni Positive 2018/2020, dove è stato utilizzato il “femminile inclusivo”, e del Bilancio di Genere 2020".

"Il Bilancio di genere 2021 - informa l'ateneo- è stato redatto da un gruppo di lavoro presieduto dalla professoressa Pisanti e composto dai professori Arturo Marzano, Mauro Sylos Labini, dalla professoressa Lucia Pallottino, dal signor Giovanni Antonio Pasqualini per la componente studentesca, dal dottor Francesco Giorgelli e le dottoresse Alessandra La Spina e Francesca Paola Magagnini per il personale tecnico a amministrativo, e dalla dottoressa Francesca Pecori, borsista del Cug, alla quale va un particolare ringraziamento per il suo fondamentale contributo".

“Coi Bilanci di Genere degli ultimi anni e col Gep approvato nel 2021 – conclude Nadia Pisanti - l’Ateneo ha gettato le basi per un percorso virtuoso che deve proseguire e maturare: è una delle importanti sfide che attendono il nuovo rettore che eleggeremo a breve”.


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