È morto Ubaldo Bonuccelli, ateneo in lutto

PISA — La comunità scientifica e accademica piange la scomparsa del professor Ubaldo Bonuccelli, neurologo di fama internazionale e punto di riferimento nella ricerca sulla Malattia di Parkinson. Il professore si è spento all’età di 75 anni dopo una malattia, lasciando un’eredità indelebile nel mondo della neurologia.

Originario di Camaiore, Bonuccelli si era laureato nel 1975 all’Università di Pisa, specializzandosi in neurologia nel 1979 e successivamente in farmacologia presso l’Università di Cagliari nel 1989. La sua formazione lo aveva portato a maturare esperienze internazionali prestigiose, tra cui un incarico come visiting scientist a Bethesda nel 1986 e una borsa di studio Fulbright a Chicago nel 1988, sempre con un focus sulla neurofarmacologia del Morbo di Parkinson.

"Ha dato uno straordinario impulso alla ricerca sulla Malattia di Parkinson, contribuendo significativamente alla realizzazione delle linee guida per la gestione della malattia", ricordano i colleghi Gabriele Siciliano e Roberto Ceravolo, che insieme al Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell'Università di Pisa hanno voluto omaggiarne la figura.

Negli anni, Bonuccelli ha diretto l’Unità Operativa di Neurologia dell’Ospedale Versilia (2001-2011) per poi assumere la guida della Neurologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana, ruolo che ha ricoperto fino al pensionamento nel 2021. Anche dopo il ritiro dalla carriera accademica, ha continuato a collaborare con i suoi allievi e a dedicarsi alla ricerca clinica.

Nel 2010 aveva lavorato alla stesura delle linee guida europee per la diagnosi e il trattamento della malattia di Parkinson, occupandosi poi della loro revisione nel 2013. Sempre nel 2010 era stato presidente della Lega italiana contro la malattia di Parkinson (Limpe), carica che ha ricoperto fino al 2011.

Bonuccelli è stato autore di oltre 500 pubblicazioni scientifiche, ha organizzato numerosi congressi internazionali e ha ricoperto ruoli di prestigio in diverse società neurologiche. Il suo nome è indissolubilmente legato all’Associazione per la Ricerca Neurologica (Arno), di cui è stato fondatore nel 1986 insieme al professor Alberto Muratorio.

Proprio Arno lo ha ricordato con un messaggio commosso: "Una persona perspicace, capace di vedere sempre lontano, di intuire e capire prima degli altri. Disponibile alla divulgazione, sempre vicino ai pazienti. Era lui il motore delle idee di Arno", ha dichiarato il presidente dell'associazione Gianfranco Antognoli. "Ci ha lasciato fisicamente, ma noi faremo di tutto perché le sue idee e i suoi progetti vadano avanti".

Bonuccelli è stato anche un brillante divulgatore, capace di avvicinare il grande pubblico alle tematiche neurologiche con progetti innovativi. Ha curato la pubblicazione del periodico “Amici del Cervello News” e ha scritto, insieme al giornalista Fabrizio Diolaiuti, il libro “Intervista al Cervello. Come funziona, come potenziarlo e mantenerlo efficiente”, un volume che ha riscosso grande successo tra critica e lettori.

"Era una persona di grandissimo acume e intelligenza, con un intuito clinico straordinario e una cultura neurologica profonda", sottolineano Siciliano e Ceravolo. "Ha saputo trasmettere a decine di allievi in Italia e all’estero la passione per la ricerca e l’entusiasmo nell’esplorare strade innovative e impervie".

I funerali si terranno sabato 8 febbraio a Pisa, dove la salma sarà esposta nella sala del commiato della Pubblica Assistenza di via Bargagna dalle 12 di venerdì fino alle 15 di sabato.

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