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Attualità lunedì 06 giugno 2022 ore 11:08

"Cosa dobbiamo aspettarci per Settembre?"

Il liceo Carducci

Osservatorio Scolastico e Cittadinanza Attiva chiedono al presidente della Provinci che si affronti in concreto il problema dell'edilizia scolastica



PISA — Cittadinanza Attiva e Osservatorio Scolastico Permanente di Pisa si rivolgono direttamente al presidente della Provincia di Pisa, Massimiliano Angori, chiedendo che il Tavolo programmatico per l'edilizia scolastica di Pisa porti a risultati concreti, affinché gli studenti degli istituti superiori non si trovino a Settembre di nuovo senza aule.

"E' arrivato anche Giugno - osservano - e ancora moltissimi studenti degli istituti medi superiori pisani si chiedono se il prossimo anno potranno finalmente frequentare regolarmente la scuola o si ritroveranno nuovamente sballottati da una soluzione di ripiego all’altra – e, con loro, se lo chiedono genitori e insegnanti, per un totale di migliaia di cittadini coinvolti. Se un cauto ottimismo sembra provenire dal Liceo Dini, che potrà continuare a usufruire di qualche aula nel complesso di Via Benedetto Croce, e – nonostante la delusione per la mancata approvazione del progetto presentato al bando PNRR – dal Liceo Buonarroti, dove sono stati finalmente avviati i lavori che consentiranno il recupero di un discreto numero di aule, è invece tuttora drammaticamente confusa la situazione del Liceo Carducci, che oltretutto sta registrando un trend positivo nel numero di iscrizioni".

"Decaduta l’ipotesi dei moduli prefabbricati - hanno segnalato circa il Carducci -, sventatamente tanto decantata prima di essersi accertati della sua (ir)realizzabilità, rimangono al momento solo interrogativi: si potranno usare le stanze delle attigue ex Perodi, inutilizzate da un anno, nonostante la grave carenza di aule del Liceo Carducci? Saranno disponibili nuove aule all’ITI in via Contessa Matilde per le classi del Carducci? E non si potrebbe trovare una sistemazione alternativa per le associazioni che sfruttano spazi interni alla scuola? È triste constatare che, dopo molti mesi, il Liceo Carducci si trova ancora di fronte alle stesse problematiche denunciate a Settembre e studenti, genitori e insegnanti assistono impotenti a un continuo rimpallo di responsabilità".

"In generale, la risorsa più razionale sembra quella rappresentata dagli spazi scolastici già esistenti, opportunamente ottimizzati e ristrutturati laddove necessario. È il classico uovo di Colombo - una soluzione che Cittadinanzattiva e Osservatorio Scolastico Permanente ribadiscono ormai da mesi – ma richiede una visione globale e lungimirante da parte delle istituzioni coinvolte: la Provincia, responsabile degli edifici che accolgono le scuole superiori, ma anche il Comune, che amministra il territorio coinvolto. Una visione che è mancata, visto che apparentemente non c’è nemmeno una piena consapevolezza dei beni già (o potenzialmente) disponibili e di come vengono utilizzati: perciò quella che si direbbe la soluzione più efficiente per costi e tempi non è stata finora perseguita fino in fondo. Ad esempio, presso l’Istituto Gambacorti, in via Possenti, il terzo piano è interamente utilizzato oppure potrebbe essere fruibile da altre scuole? E in via Garibaldi, presso l’Istituto Matteotti?"

"Proprio allo scopo di promuovere e agevolare un approccio condiviso al problema cronico della mancanza di spazi scolastici - ricordano in conclusione -, Cittadinanzattiva e Osservatorio Scolastico Permanente hanno fortemente invocato l’istituzione del tavolo permanente dedicato all’edilizia scolastica e hanno a più riprese incontrato molti Dirigenti Scolastici per raccogliere le esigenze di tutti e confrontare le ipotesi in campo, rendendosi disponibili a incontrare anche le Consigliere Provinciali con delega all’Edilizia Scolastica e alla Programmazione Scolastica, senza tuttavia ricevere alcuna risposta. Così come non abbiamo ricevuto nessun riscontro ad un documento inviato il 26 Aprile con il punto della situazione e tutta una serie di punti da chiarire. Siamo stati perciò lieti di ricevere finalmente, sia pure con così poco preavviso, la convocazione alla terza riunione del tavolo – prevista prima per Aprile, poi annunciata a mezzo stampa per maggio e infine fissata per il 7 Giugno, a soli tre mesi dall’inizio del nuovo anno scolastico. A questo punto, ci aspettiamo risposte definitive alle domande poste sopra e la presentazione di un programma concreto e dai tempi serrati che garantisca un rientro in aula dignitoso per tutti gli studenti pisani, affinché a settembre non si torni a gestire la scuola con la logica dell’emergenza che ha caratterizzato lo scorso anno, con gli esiti che tutti conosciamo".


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