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Attualità lunedì 23 gennaio 2017 ore 16:21

Genitori in rivolta contro teatro "Diseducativo"

E' polemica per lo spettacolo di Bent riservato alle scuole pisane:"Mette in scena omosessualità e situazioni diseducative"



PISA — "Siamo esterrefatti e preoccupati per lo spettacolo a cui il 26 gennaio, nell’ambito delle celebrazioni del Giorno della Memoria, in orario scolastico, molti studenti della maggior parte delle scuole superiori pisane assisteranno al Teatro di Pisa".

A dirlo è il Comitato "Famiglia Scuola Educazione" di Pisa.

"Proposto (e finanziato?) dall’Assessorato alle politiche educative, all’interno dei progetti speciali “Educazione è cultura” del Comune di Pisa, e con la collaborazione di Amnesty International Italia, verrà messo in scena “Bent”, di Martin Sherman.

Leggendo la trama disponibile in rete si incontrano, secondo noi, situazioni diseducative e totalmente inadatte a un pubblico minorenne. La storia si svolge infatti fra rapporti fisici e amorosi omosessuali, omicidi, necrofilia (nei confronti del cadavere di una bambina) e si conclude con il suicidio del protagonista. Presentare il suicidio come soluzione di fronte alle difficoltà è particolarmente rischioso per un pubblico di adolescenti, cioè di soggetti particolarmente portati all’emulazione. Ci sembra pertanto che ce ne sia abbastanza per sconsigliarne la visione a dei ragazzi. 

L’ambientazione nella Germania nazista e nei campi di sterminio è chiaramente un puro pretesto per sfruttare il Giorno della Memoria, in modo da diffondere ben altri messaggi e favorire l’indottrinamento di una cultura del pensiero unico, che schiaccia valori e sensibilità diverse. Non è giusto strumentalizzare le odiose vicende che hanno coinvolto ebrei, omosessuali, zingari, disabili e categorie discriminate in quel triste periodo della storia. Non crediamo che l’opera possa formare a una cultura della pace e del rispetto di chiunque.

Ci chiediamo, inoltre, se ai genitori la trama sia stata presentata e se sia stato chiesto, in maniera corretta e dettagliata, il loro consenso informato, secondo quanto prescrivono le norme vigenti, che tutelano la funzione educativa della famiglia. Riteniamo infatti che i genitori debbano essere informati adeguatamente e in tempo sui contenuti delle proposte educative, e quindi liberi di far assistere o meno i propri figli a spettacoli all’interno dei quali sono trattati temi sensibili. Questi necessitano di un’accurata riflessione e rientrano, ancor prima che nelle competenze educative delle istituzioni scolastiche, in quelle proprie della famiglia.

Come cittadini, inoltre, vorremmo anche sapere se e con quali fondi il Comune di Pisa finanzia uno spettacolo che divide, invece di unire, i cittadini nell’onorare davvero il Giorno della Memoria".


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