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Pisa Sporting Club venerdì 12 dicembre 2025 ore 23:30
Gilardino duro, “Nulla di positivo”

Dopo la seconda sconfitta di fila negli scontri diretti il tecnico si prende le responsabilità. Caracciolo, “Mancati in tutto, ora serve compattezza”
PISA — Dalla sala stampa del Via del Mare arrivano parole pesanti dopo Lecce-Pisa. Gilardino non cerca alibi e chiede una svolta rapida, mentre Caracciolo fotografa una serata di sofferenza e invita la squadra a restare unita.
Dalla pancia del Via del Mare esce un Pisa scosso, più nelle parole che nella prestazione. Alberto Gilardino parte dalla lettura più netta possibile: “Una sconfitta pesante, e anche la prestazione è stata remissiva”. Il tecnico parla di una squadra senza coraggio, incapace di proporre ciò che aveva preparato: “Non c’è stato nulla di positivo dentro questa gara”. E si assume in modo diretto il peso della serata: “Mi assumo le responsabilità: sono responsabilità mie”.
Il punto, per Gilardino, non è il sistema ma l’atteggiamento. Il passaggio alla difesa a quattro non cambia la sostanza: “Non è una questione di sistemi: è una questione di atteggiamento”. Da qui la delusione, perché negli scontri diretti “bisogna tirare fuori qualcosa in più”. Anche perché, quando viene meno sacrificio e lucidità, “siamo vulnerabili contro chiunque”. Ora la promessa è una: voltare pagina in fretta, parlare con la squadra e fare “valutazioni attente”, anche sui singoli, per trovare certezze mentali prima ancora che tattiche.
Dentro questo quadro c’è anche il tema delle assenze. Gilardino riconosce l’importanza di Nzola e Cuadrado, ma ribadisce che la partita di Lecce non può essere spiegata solo così. E concede merito agli avversari: “La vittoria del Lecce è meritata”, soprattutto per la capacità di dominare sulle seconde palle. Il tecnico prova a tenere aperta una speranza: che sia stato solo “un incidente di percorso”, ma avverte che non deve ripetersi. Il concetto è chiaro: “Quando non si può vincere, non bisogna perdere”.
Sulla stessa linea va Antonio Caracciolo, che usa toni da spogliatoio. “Oggi siamo mancati sotto tutti i punti di vista”, dice, insistendo su aggressività e atteggiamento. Per il difensore il rischio è doppio, perché una squadra giovane, se perde compattezza e fame, finisce per complicarsi la vita da sola. Il racconto è quello di una partita “di sofferenza”, con il Lecce padrone del campo e capace di creare più volte. Il gol subito, nato da un pallone perso, rende tutto “ancora più amaro”.
Caracciolo ammette la sorpresa, perché in settimana “ci alleniamo bene” e non c’erano segnali. Ma non si nasconde dietro l’alibi: “Se non li vinci non devi perderli”, ripete parlando degli scontri diretti. Poi l’invito a isolarsi e ripartire dal lavoro: “Dobbiamo avere più fame degli altri se vogliamo salvarci”. E soprattutto evitare il buco mentale: “Se entriamo nel giro della negatività… è finita”.
Il Pisa, insomma, esce da Lecce con due messaggi netti. Gilardino chiede una risposta immediata e parla di scelte da fare. Caracciolo chiede compattezza e lucidità, perché la classifica “sta diventando brutta” e non c’è più spazio per serate come questa. Ora conta la reazione, prima ancora della prestazione
Michele Bufalino
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