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Politica sabato 18 settembre 2021 ore 09:00

"Scuole senza aule, Provincia ha responsabilità"

L'ingresso del liceo Buonarroti

Politica divisa sul perché gli istituti superiori si sono ritrovati con spazi insufficienti per tutti gli studenti. L'intervento di Gambini (Fdi-Pnc)



PISA — "E' necessario fare chiarezza dopo le esternazioni e le polemiche della Provincia di Pisa - scrive la consigliera comunale Giulia Gambini (Fratelli d'Italia - Pisa nel Cuore) -: se mancano le aule per gli istituti scolastici superiori non è certo colpa del Comune di Pisa e la Provincia deve assumersi le proprie responsabilità". 

"E' evidente - osserva Gambini, che è anche membro della terza commissione - che la Provincia non si è attivata per tempo per rispondere alle carenze di aule e, adesso, cerca di dare la colpa al Comune, salvo poi contraddirsi ed ammettere, pubblicamente, che i problemi vengono da lontano: per espressa ammissione dello stesso presidente Angori le carenze sussistono da circa trent’anni. La ripartenza dell’anno scolastico ha evidenziato che l'insufficienza di spazi per gli istituti superiori sia da ascrivere all'esclusiva responsabilità dell'ente che recentemente, ma sicuramente troppo tardi, ha pubblicato un bando per reperire da soggetti pubblici e privati immobili da destinare alle superiori, cercando di riparare a quanto non ha fatto in tutti questi anni: il covid è solo un alibi". 

"Quanti sono però - domanda la consigliera di Fdi-Pnc - gli edifici di proprietà della Provincia che l'ente ben avrebbe potuto recuperare in questi anni per rispondere alle carenze di spazi, rispondendo alle esigenze degli istituti superiori? Un bando pubblicato a metà settembre è come chiudere il recinto quando i buoi ormai sono scappati! Diversamente dalla Provincia, il Comune si è attivato per tempo per le scuole di propria competenza, che sia ben chiaro si ferma alle scuole del primo ciclo, in particolare, sul fronte covid, a partire dallo scorso anno, costituendo prontamente una task-force, condotta dagli assessori Latrofa e Munno, dedicata alla gestione di tutte le problematiche relative agli spazi che ha permesso di consegnare per tempo le scuole nel rispetto delle misure covid. Se i protocolli covid sono arrivati tardi Angori deve rifarsela con il suo partito che fa parte del Governo e che continua con una gestione intempestiva, improvvisata e confusionaria: lo sa Angori che i fondi che le scuole aspettavano per assumere il personale per costituire le famose bolle per contenere il contagio non sono arrivati e in molte scuole dell'infanzia le classi non state divise per la carenza di personale? E sì, si impone l'uso del green pass ma poi si omette di sostenere i dirigenti che sono costretti a fare con il personale che hanno che non consente loro di attivare misure che riducano il rischio di contagio! L'importanza e il valore attribuiti all’edilizia scolastica da parte della nostra amministrazione trovano chiara conferma nei 7,6 milioni di euro che il Comune, solo nei primi tre anni, ha stanziato per interventi di messa in sicurezza, adeguamento sismico e antincendio per le scuole della nostra città, consapevoli della necessità di garantire ambienti sicuri, idonei e confortevoli per gli alunni e tutto il personale coinvolto". 

"Per quanto riguarda le Perodi - conclude Giulia Gambini - sa benissimo il Presidente Angori che la richiesta relativa a tale immobile non è accoglibile perché da destinarsi al Centro Provinciale di Istruzione per Adulti che ha esigenze e necessità di spazi ben precise e soprattutto che devono essere indipendenti dalle scuole frequentate dai bambini. La normativa vigente è chiara e prevede che gli enti locali adottino per le scuole di rispettiva competenza un piano di utilizzo degli edifici e delle attrezzature piano che è totalmente mancato da parte della Provincia, come confermato dal bando che scadrà il 28 settembre con il quale si cercano circa 68 aule, ad anno scolastico iniziato, e fatto per riparare ad oltre trent’anni di mancata gestione del problema. Il Comune non si è certamente mai sottratto al dialogo e non ha mai negato la propria disponibilità, senza rinunciare alle priorità costituite dagli istituti di propria competenza, gestiti con responsabilità e attenzione".


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