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Attualità venerdì 06 novembre 2015 ore 09:40
"Il Comune si è rivolto al tribunale fallimentare"
L'amministrazione in risposta a Auletta e Ricci sul caso delle fideiussioni con Union Credit: "Comune riconosciuto creditore per 2,8 milioni di euro"
PISA — "La Sviluppo Navicelli nata, fra costruttori pisani, per realizzare la previsione di sviluppo urbanistico (strade, marciapiedi, infrastrutture, sottoservizi) dell’area dei cantieri lungo il canale dei Navicelli, quando è fallita, aveva da realizzare opere per il Comune, di 2,8 milioni. Il Comune di Pisa -come precisato in una nota dello stesso ente- si è rivolto subito a chi aveva prodotto la fideiussione, scoprendo che il soggetto non era più attivo. E che Sviluppo Navicelli non aveva informato di questo, come avrebbe dovuto, il Comune. Allora il Comune si è rivolto al tribunale fallimentare vedendosi riconosciuto come creditore per 2,8 milioni. Avanzando così la richiesta a chi eventualmente subentrasse nel fallimento"
“Con riferimento a quanto accaduto -dice l'assessore Andrea Serfogli- si è dato mandato al Segretario Comunale di porre in essere un’attenta verifica di tutte le fideiussioni in essere a garanzia del corretto adempimento delle obbligazioni convenzionali di tutti gli interventi di opere di urbanizzazione primaria legate agli interventi urbanistico-edilizi”.
"Quando un costruttore - precisa il Comune in una nota- esegue opere, il Comune chiede che i lavori a scomputo (o i soldi) siano garantiti da apposita fideiussione. Quando il costruttore in questione realizza compiutamente le opere a scomputo, il Comune restituisce (svincola) la fideiussione. Se il costruttore non esegue le opere (o non paga il corrispettivo), il Comune si rivale sulla fideiussione. Se, per motivi vari, la fideiussione non è escutibile, il Comune chiede al costruttore il reintegro con una nuova fideiussione o il pagamento degli oneri. Se il costruttore nel frattempo è fallito, il Comune, se ammesso fra i creditori del fallimento, si rifà su chi eventualmente subentra al fallimento".
"Queste situazioni di difficoltà economiche, concordati e fallimenti -conclude la nota dell'ente- si sono moltiplicate, almeno negli ultimi sette anni, a causa della crisi economica".
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