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Attualità venerdì 20 agosto 2021 ore 16:16

Inquilini morosi, Apes revoca 20 case popolari

Lo rende noto Asia Usb: "Neppure la pandemia ferma gli sfratti per assegnatari di case popolari 'colpevoli' di non riuscire a pagare l’affitto"



PISA — "Nelle settimane scorse - riferiscono dal sindacato Asia Usb - sono arrivati 20 procedimenti amministrativi per la decadenza dall'assegnazione di alloggi Erp. I 37 comuni della provincia di Pisa che compongono il Lode hanno deciso di porre fine alle morosità "colpevoli" e di affidare alla Sepi la riscossione degli affitti".

"Si giustifica il provvedimento - commentano con amarezza dal sindacato dicendo che i crediti non riscossi ammontano a 16 milioni di euro e che l'Apes deve risanare il bilancio per poter aumentare il numero di alloggi popolari. Come al solito le inefficienze e gli sprechi di soldi pubblici vengono fatte ricadere sui cittadini più fragili; l'assessore Gambaccini parla di morosi colpevoli: quali sono le colpe di chi, a causa della pandemia, si è trovato senza reddito e quindi impossibilitato a far fronte ai bisogni essenziali quali la casa, le utenze ed il cibo?"

"Conosciamo invece molto bene le colpe di questa giunta - proseguono da Asia Usb -: Gli alloggi Erp sono troppo pochi rispetto alle necessità; in Europa siamo tra gli ultimi come numero di case popolari e le risorse che dovrebbero esservi investite sono invece utilizzate per altro. L’attuale giunta, come la precedente, invece di investire in nuove case popolari, incentiva la vendita delle poche a disposizione. Noi di Asia Usb chiediamo da sempre un intervento strutturale che utilizzi i fabbricati abbandonati e li trasformi in alloggi e chiediamo che vengano messe a norma ed assegnate le case vuote (162 come dice l'assessore Gambaccini, dimenticando quelle vuote in provincia di Pisa) Le risorse si trovano colpendo le rendite, tassando in modo progressivo le proprietà, penalizzando coloro che tengono migliaia di abitazioni vuote per tenere alto il costo degli affitti. Contestiamo pure il fatto che venga affidata alla Sepi la riscossione degli affitti; con l'intervento dell'ente di riscossione molti avvisi si trasformeranno in sfratti esecutivi e molte persone si troveranno per strada".

"Nei prossimi mesi - concludono dal sindacato -, con la fine del blocco degli sfratti e con questa disposizione dell'Apes assisteremo a devastanti operazioni di macelleria sociale, che come giustamente dice sempre l’assessora Gambaccini non hanno colore politico, dato che il paese è governato da un esecutivo che vede tutti i partiti uniti in queste politiche lacrime e sangue.Noi staremo dalla parte dei bisognosi di casa e li organizzeremo nelle lotte per la difesa dei loro diritti essenziali".


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