Pisa Sporting Club mercoledì 24 settembre 2025 ore 08:30
L'arbitraggio di Napoli è ormai un caso nazionale

Dopo Napoli polemiche in tutta Italia sull'operato di Crezzini e del Var guidato da Mazzoleni. Rischio sospensione per i prossimi turni di campionato
PISA — Il giorno dopo Napoli-Pisa non si parla solo di calcio. Le polemiche travolgono l’operato dell’arbitro Crezzini e soprattutto del VAR guidato da Mazzoleni. Una direzione che ha lasciato strascichi pesanti, con critiche durissime arrivate da stampa nazionale, moviole e pagine social.
Gli episodi sono ormai noti. Nel primo tempo Leris cade in area, il pallone gli finisce sulla mano in appoggio, subito dopo subisce un pestone netto di De Bruyne. Crezzini non fischia nulla, richiamato al monitor dal VAR rivede solo il tocco di mano e non il fallo evidente. Una scelta giudicata inspiegabile: il braccio era di sostegno, quindi non punibile da regolamento. Intanto il fallo resta ignorato.
Pochi minuti dopo, Di Lorenzo stende Akinsanmiro senza toccare il pallone. Un rigore grosso come una casa, ma né l’arbitro né il VAR intervengono. Episodio che arriva due azioni prima del gol del Napoli e che ha fatto gridare allo scandalo.
Il giudizio della stampa è stato impietoso. Le moviole parlano di “clamoroso errore” e di “decisioni cervellotiche”, mentre a Mazzoleni viene attribuita la responsabilità maggiore per non aver indirizzato correttamente il giovane direttore di gara. Alcuni quotidiani hanno parlato di “notte senza attenuanti”, come sul Corriere dello Sport con voti bassissimi e parole dure: "imbarazzante la gestione al VAR", riporta il quotidiano nazionale sportivo.
Sui social le reazioni non sono state da meno. Maurizio Pistocchi ha parlato di “errore abbastanza clamoroso”, mentre Roberto Pavanello della Stampa ha definito “scarsi in maniera imbarazzante” gli arbitri dell’Aia. Giovanni Capuano ha parlato di “pasticcio” che chiude la questione dei sospetti sulle decisioni, mentre la pagina “Errori arbitrali” ha spiegato come, secondo regolamento, il rigore dovesse essere assegnato.
L'ex arbitro Calvarese è stato netto sul primo episodio, "Qui c’è l’errore più grande di questa giornata sul discorso del fallo di mano: errore grave perché effettuato prima dall’arbitro e poi dal VAR. Lancio lungo, Leris stoppa il pallone e prova un dribbling su Spinazzola: cade giù, appoggia le braccia al terreno, tocca il pallone, si rialza e uno contro uno con De Bruyne e va giù questa volta per fallo del giocatore del Napoli. Mazzoleni a quel punto richiama al VAR l’arbitro: nessun dubbio su fallo da rigore, poi mostra un tocco di mano che non è mai punibile. Lewis cade all’indietro e in maniera congrua, naturale, appoggia in maniera casuale il pallone e viene punito”.
Perfino il designatore Gianluca Rocchi è intervenuto ad Open Var criticando l'operato dei suoi direttori di gara, “Il tocco di mano non è punibile, in sala VAR si fanno ingannare dallo slow motion. Se lo vedi in dinamica è un tocco casuale e non punibile né in attacco né in difesa. Era punibile lo step-on-foot e la decisione giusta sarebbe stato calcio di rigore“.
Anche tra i tifosi di altre squadre il malumore è evidente: su Facebook le pagine di juventini, milanisti e interisti parlano apertamente di scandalo, accusando il VAR di essere strumentalizzato.
Michele Bufalino
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