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Politica domenica 29 giugno 2025 ore 18:30
Pd, scontro aperto a San Marco - S. Giusto

Gli iscritti contro la decisione, “Sospensione arbitraria del congresso. Basta delegittimazioni, si rispettino le regole”
PISA — “Una sospensione ingiustificata, un attacco alla dignità di un circolo che ha sempre agito con correttezza”. Così il gruppo di iscritti del Partito Democratico del circolo San Marco – San Giusto replica alle polemiche nate intorno al congresso del 10 Giugno, denunciando “una narrazione tossica” che avrebbe colpito ingiustamente una comunità politica attiva.
La nota, firmata tra gli altri da Giulietta Falorni e Giacomo Mazzantini, ricostruisce i fatti partendo dalla convocazione del congresso, avvenuta secondo loro in modo regolare, con “mail ufficiale riportante data, orario e carta intestata”. Eppure, spiegano, “il giorno del congresso la segretaria ha sospeso le attività previste non attraverso un atto formale, ma tramite un semplice messaggio in una chat non ufficiale”, dove erano presenti solo alcuni iscritti, “tra cui anche persone non più tesserate”.
Secondo quanto riportato dagli stessi firmatari, i garanti comunali presenti avrebbero confermato che “il congresso poteva e doveva svolgersi”. Anche la commissione congressuale comunale, spiegano, aveva dato regolare autorizzazione. La sospensione quindi, a loro avviso, sarebbe stata “arbitraria e contraria allo statuto”.
La polemica si è allargata alla questione delle iscrizioni, con riferimento a una presunta irregolarità riguardante sessanta tesseramenti. Un’anomalia, secondo il gruppo, riferibile non al loro circolo, ma a Pisanova. I dubbi vengono rivolti apertamente a Mario Iannella, oggi candidato alla segreteria comunale, che “ha rilasciato tessere senza che fossero versate le quote” e “ha inviato gli elenchi senza contestazioni fino a maggio, salvo poi cambiare versione dopo essere stato sfidato politicamente”.
Nella ricostruzione dei fatti si smentiscono anche le accuse secondo cui qualcuno sarebbe stato escluso dalla votazione. Viene citato in particolare l’ex deputato Stefano Ceccanti: “È giunto alle 17:30 ed è andato via di sua volontà. Ha dichiarato lui stesso che sarebbe tornato solo a condizioni mutate”. Lo stesso Iannella, aggiungono, “ha confermato sui giornali che la scelta di non partecipare è stata politica”.
Gli iscritti si dicono stanchi delle continue delegittimazioni. “Non replichiamo alle provocazioni né alle esternazioni ingiuriose del segretario Sabatino”, scrivono. E denunciano “l’uso spregiudicato degli organismi di stampa” per rafforzare una sola versione dei fatti. La richiesta è chiara: “Ripristinare la verità e restituire dignità alla partecipazione di base”.
Per questo è stato inviato un appello alla segretaria nazionale Elly Schlein e al segretario regionale Emiliano Fossi. “Pisa ha bisogno di un Partito Democratico forte, credibile, unito. Un congresso permanente fatto di veleni e dossieraggi non serve a nessuno”. L’invito finale è a tornare a parlare di lavoro, servizi, ambiente e giustizia sociale. “Su questo – concludono – non arretreremo”.
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