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Politica mercoledì 16 febbraio 2022 ore 14:43

Pista di Peretola, il Pd spiega e Fdi attacca

Dopo il sì alla mozione di Diritti in Comune, non votata dai consiglieri dem, Picchi spiega e Petrucci attacca: "Pd in stato confusionale"



PISA — No ad una nuova pista di 2200 metri per l'aeroporto di Peretola e sì al potenziamento della linea ferroviaria Pisa-Firenze, questa la sintesi della mozione - presentata da Diritti in Comune - passata ieri all'unanimità in consiglio comunale, con il gruppo dem che ha preferito non partecipare al voto. Le ragioni del non voto sono state spiegate già ieri in consiglio dal capogruppo Pd Matteo Trapani e oggi, a ribadirle, è la consigliera Olivia Picchi, anche in qualità di presidente della commissione di controllo e garanzia.

"Abbiamo assistito al solito teatrino che su aeroporto e infrastrutture si consuma ormai da oltre un anno - commenta Picchi -. Non abbiamo partecipato al voto, e non è questione di tatticismo, io ho votato la famosa mozione del 3 Dicembre, che scatenò le ire di Naldi. Non è questione dunque di non prendere posizione ma di andare alla sostanza delle cose. Nella mozione si chiedeva di non finanziare la nuova pista di Peretola e di usare i soldi per il raddoppio ferroviario. Peccato che non ci sia né il progetto della nuova pista, né quello del raddoppio. 

"Il punto vero è che atti di questo tenore non sono solo inutili ma possono essere dannosi per Pisa - prosegue la consigliera Pd -. Legare il finanziamento del raddoppio alla realizzazione della seconda pista è sbagliato concettualmente, tecnicamente (perché sono fondi diversi) e politicamente. Si rischia di trascinare tutti in discussioni inutili e senza fondamento. Firenze ha già il suo aeroporto, che deve essere messo in sicurezza, nel rispetto delle sentenze, dell'ambiente e delle esigenze dei territori, e dei documenti regionali. Non c'è molto da aggiungere, se non che la messa in sicurezza è doverosa ma che questa non può certo servire a fare concorrenza al Galilei". 

"I punti per noi dirimenti sono due - ribadisce Picchi -: che Toscana Aeroporti esegua subito gli investimenti su Pisa già previsti e finanziati dal 2015; che la Regione finanzi lo studio del masterplan per il raddoppio ferroviario. Questo andava scritto nella mozione. Legare le due vicende (raddoppio/Peretola) significa veder riproporsi la stessa discussione che poi ha tenuto l'intervento sul Galilei fermo per anni. Sulla questione della realizzazione della linea veloce Costa-Firenze abbiamo intrapreso, come partito regionale, una forte iniziativa, ricordiamo la mozione votata nell'ultimo consiglio e il lavoro fatto dai nostri consiglieri e assessora regionale sul tema. Questo va fatto per arrivare presto al finanziamento dello studio che ci dirà come e con che costi può essere realizzato il raddoppio. Su questo stiamo lavorando e ci interessa lavorare". 

"Il resto serve solo a perdere tempo e a catturare una notizia in più - conclude la consigliera Pd -, in un gioco a "chi è più pisano" sterile oltre che infantile. Né Mannocci, né Conti hanno votato la mozione di Auletta. A riprova dell'ambiguità che la Lega ha su questi argomenti".

Di tutt'altro avviso Diego Petrucci, consigliere regionale di Fratelli d'Italia, secondo cui “La guerra dei cieli tra Pisa e Firenze sta mettendo in grave imbarazzo il Pd visto che apre una crepa nel partito a livello regionale”.

"Pisa ha rimandato al mittente anche la proposta di Giani di una pista di Peretola “tagliata” - così Petrucci sulla mozione votata anche dai consiglieri di Fdi -, le risorse pubbliche vanno investite dove le strutture mancano e non in opere, come la nuova pista di Firenze, che anche il Consiglio di Stato ha bollato come insostenibile e irrealizzabile nella Piana fiorentina dando torto a Toscana Aeroporti. Il Pd ancora una volta ne esce con le ossa rotte certificando un evidente stato confusionale, continua a sfoggiare equilibrismi e tatticismi, ma l’imbarazzo è evidente. Non sanno più cosa fare, divisi al loro interno sulle grandi opere infrastrutturali".

"Il Pd sottolinea come sia un errore mischiare l’aeroporto con la ferrovia - osserva Petrucci -, dimenticando che lo stesso sindaco Nardella ha detto come Pisa sia l’aeroporto toscano di riferimento. E allora perché da 50 anni si accaniscono sul progetto della nuova pista fiorentina dimenticando il raddoppio della linea ferroviaria nel tratto Pisa-Empoli? Una linea veloce permetterebbe di collegare in 25 minuti Pisa e Firenze, il capoluogo di regione con uno scalo internazionale e la costa. Giani mantenga gli impegni presi con il sindaco Conti e investa sul potenziamento della ferrovia”.


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