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Cultura domenica 23 giugno 2024 ore 07:00

Quattro luoghi iconici per le sculture di Morosov

Foto di: Massimo Giorgi

Piazza dei Miracoli e altre location sui lungarni fanno da sfondo alle sculture dell'artista, in esposizione in città fino al 29 Settembre



PISA — Il progetto dell'artista, lucchese di adozione, Alexey Morosov, che si sviluppa in più capitoli che trattano dell'evoluzione dell'uomo dalle sue origini fino alla sua opportunità contemporanea di autodeterminazione, ha un titolo decisamente evocativo, Exodus.

Il secondo dei tre capitoli che compongono il progetto artistico - di cui il primo passaggio ha avuto Napoli come scenario – ha Pisa come fondale, in quattro luoghi fondamentali nella storia artistica e monumentale della città, piazza dei Miracoli, il sagrato e l'interno della chiesa di Santa Maria della Spina, e l'esterno del fortilizio della Torre Guelfa e di Palazzo Blu.

Dal 22 Giugno al 29 Settembre si potrà godere della visione delle sculture posizionate nei quattro luoghi iconici della città.

I lavori artistici di Alexey Morosov sono uno legato all'altro, formano una sequenza che mette in relazione, da un punto di vista narrativo, l'opera più recente con quella precedente; Exodus è il secondo atto di una trilogia che è stata inaugurata otto anni fa al museo archeologico nazionale di Napoli.

Con Exodus l'attenzione si sposta dal fattore meramente storico al ruolo dell'arte e della poesia come elemento atemporale universale. L'intera città diventa il contesto espressivo-narrativo nel tentativo di cogliere l'essenza più profonda dell'anima della nostra società. L'arte è percepita come una missione sempre attuale e l'artista è il vero eroe di ogni epoca, il semidio della storia.

"L'era del paleolitico superiore, il neolitico, l'illuminismo e il nostro tempo, postmoderno, non sono altro che forme o strati di pensiero paralleli, simultanei e compenetrati l'uno nell'altro - ha spiegato l'artista - in tale prospettiva, il patrimonio materiale della "cultura dell’ascia da guerra" è assolutamente equivalente a quello della nostra era postindustriale e all'introduzione di sistemi cyber-fisici: sono tutte possibilità simultanee, non fasi storiche differenti. Naturalmente, nella mia narrazione artistica domina la "forma" come concetto ontologico guida".

Exodus è un progetto di Alexey Morosov, diretto da Gian Guido Grassi e organizzato dal Comune di Pisa e dall'associazione Start Attitude, con la collaborazione di Palazzo Blu ed il patrocinio della Provincia di Pisa.


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